Economia
Immobili, altro che crisi: nel 2024 cresce l'acquisto dei trilocali per le vacanze
Bene anche il bilocale che rappresenta il 23,2% delle transazioni. Il report
In Italia cresce l'acquisto dei trilocali per le vacanze. Il report
Cresce l'interesse per l'acquisto delle case per le vacanza in Italia. Nel primo semestre del 2024 il 6,8% delle compravendite realizzate dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete ha avuto come oggetto la casa vacanza, confermando un trend che si registra ormai da alcuni anni. Il desiderio di avere una casa in una località turistica, la possibilità di investire nel mattone e di poterla affittare con locazioni brevi quando non è utilizzata, spinge verso questo tipo di acquisti, si spiega. La tipologia preferita, secondo le analisi dell'Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, è il trilocale con il 31,8% delle compravendite, seguita dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 29,4% delle scelte.
Bene anche il bilocale che rappresenta il 23,2% delle transazioni. Rispetto ad un anno fa si registra un aumento della percentuale di compravendite di soluzioni indipendenti (passate da 26,6% a 29,4%) e un calo di quella dei trilocali (da 34,1% a 31,8%). Ad acquistare la casa vacanza sono soprattutto persone di età compresa tra 45 e 54 anni e tra 55 e 64 anni (rispettivamente con il 27,8 e il 29,5%). Rispetto all'anno precedente si registra un aumento dell'età media degli acquirenti, nella prima parte del 2023 infatti la fascia compresa tra 45 e 54 anni componeva il 26,5% degli acquirenti e quella tra 55 e 64 il 26,1%. In lieve calo la percentuale di chi acquista nella fascia più giovane, entro i 34 anni, che passa da 6,7% a 6,3%. Gli acquisti di case vacanza nella maggior parte dei casi si concludono senza l'ausilio di un mutuo (86,6% nella prima parte del 2024). Solo il 13,4% delle compravendite è stato supportato dall'accensione di un mutuo, si tratta della stessa quota registrata nel primo semestre del 2023 ed è la più bassa degli ultimi anni.
Gli stranieri che si muovono su questo mercato rappresentano il 15,6%, in aumento rispetto agli anni precedenti, quando non superavano il 12%. Gli acquirenti stranieri, tedeschi, austriaci, francesi, inglesi, americani e dell'Europa dell'est, acquistano spinti dalla bellezza dei nostri luoghi e dai prezzi più contenuti rispetto alle località turistiche del loro Paese. Non si riversano soltanto nei luoghi più noti ma anche in quelli più defilati, nell'entroterra, aggiunge il Centro studi.