Economia
Immobiliare ancora a picco: la Bce affossa il mattone con i tassi alle stelle
Nel 2023, le compravendite sono diminuite del 9,7%, principalmente a causa della riduzione del 26% delle richieste di mutuo
Immobiliare ancora a picco: la Bce affossa il mattone con i tassi alle stelle
Il restrittivo controllo monetario della Bce continua a danneggiare il settore immobiliare. Secondo l'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma, diffuso ieri e riportato da Il Giornale, si notano segnali di ulteriore indebolimento. L'aumento graduale dei tassi d'interesse, insieme alla maggiore selettività delle banche, ha bruscamente interrotto il trend di crescita, anche per le fasce più vulnerabili. Nel 2023, le compravendite sono diminuite del 9,7%, principalmente a causa della riduzione del 26% delle richieste di mutuo, mentre altre forme di finanziamento sono cresciute del 4,8%. Questo significa che uno su quattro degli acquisti finanziati con mutuo non è stato effettuato. Lo scrive Libero.
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La costante rigidità dei prezzi immobiliari in Italia durante le fasi di recessione contribuisce ad allontanare domanda e offerta, rallentando ulteriormente le transazioni. È probabile che il calo delle compravendite continui nei prossimi mesi, almeno finché la Bce non ridurrà significativamente il tasso di riferimento. Anche con le prime riduzioni dei tassi annunciati da Lagarde a partire da giugno, non ci si aspetta un ritorno della domanda ai livelli del 2022. Nomisma sottolinea che sarà necessaria una fase di normalizzazione per favorire il ripristino di condizioni più favorevoli alla domanda.