Economia

Imprese, Italia verso un 2023 nero: inflazione e tassi mettono ko i ricavi

di Francesco Megna

L'inflazione crescente, il repentino rialzo dei tassi e le tensioni geopolitiche continuano a incidere sulla crescita economica

Il costo del credito supera il 3,5%

Un'analisi del Centro Studi Confindustria evidenzia come il costo del credito per le nostre aziende abbia superato il 3,50% con la metà circa delle imprese industriali che ottiene credito a condizioni meno vantaggiose rispetto allo scorso anno (causa appunto il rialzo dei tassi di interesse applicato dalle Banche Centrali).

Il peggioramento del quadro economico incide relativamente poco sui rischi associati alle famiglie. L'inflazione elevata ha ridotto marginalmente il reddito disponibile delle famiglie italiane; in flessione anche la liquidità a vantaggio di investimenti a medio termine, mentre col nuovo anno sono rallentate le erogazioni  di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni.

Cresce il credito al consumo

Prosegue la crescita del credito al consumo, che rappresenta il 25% circa del totale di prestiti alle famiglie con incremento dei richiedenti e un lieve rialzo del rischio medio. Quasi tutti i prestiti sono stipulati a tasso fisso col 70% delle richieste che non superano i 5.000 euro o hanno una durata inferiore ai 60 mesi.

Più consistenti invece gli importi erogati con la cessione del quinto (in media 15.000 euro a contratto e rata media 120 euro). Ottima la qualità dei finanziamenti erogati alle famiglie con un rischi default pari allo 0,5%.