Economia
Industria dolciaria, Invitalia e Euronut investono 8,2 milioni ad Avellino
Nello stabilimento di Sperone saranno assunti anche nuovi addetti grazie all'aumento della produzione. Non solo nocciole, anche pasta di pistacchio e mandorle
Diversificazione produttiva, potenziamento della lavorazione di nocciole italiane e nuovi addetti. E’ questo l’obiettivo di Euronut che avvia un investimento di oltre 8 milioni euro finalizzato all’avvio un piano di crescita per il sito di Sperone, in provincia di Avellino. L’operazione di rilancio avviene con il supporto di Invitalia che, su 8,2 milioni complessivi, ne concede 5,4 attraverso il Contratto di sviluppo, di cui 1,7 sotto forma di finanziamento agevolato, 2,9 a fondo perduto e il restante come contributo alla spesa.
Lo stabilimento campano sarà potenziato con la realizzazione di due nuove linee produttive e l’introduzione di nuovi prodotti: pistacchio tostato e mandorle, pasta di pistacchio e mandorle, frutta sgusciata, olio di nocciole.
Oltre all’investimento produttivo è previsto un progetto di ricerca e sviluppo, realizzato insieme all’Università di Salerno, con i seguenti obiettivi: sistema di pelatura a freddo delle nocciole, produzione di olio di nocciola di alta qualità, realizzazione di creme a ridotta quantità di grassi saturi e valorizzazione degli scarti di lavorazione.
L’incremento della capacità produttiva permetterà di far fronte alla crescente domanda di materie prime e semilavorati per il settore dolciario. L’Italia è il primo produttore europeo di nocciole e il secondo a livello mondiale, preceduto dalla Turchia. La produzione di materie prime (mandorle, pistacchi, nocciole) su scala globale registra una costante crescita, +45% nel 2018, anche grazie all’ingresso sul mercato del Sud-Est asiatico (India, Cina). Il mercato della frutta secca ha un giro d’affari che vale quasi un miliardo di euro: nel 2017 è cresciuto del 10% nel nostro Paese per effetto del cambiamento in atto negli stili di vita.
“Questo investimento - afferma l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri- conferma il nostro impegno per introdurre tecnologia nel settore agroalimentare. Pur preservando la loro peculiarità e il legame con la tradizione, le aziende del comparto food hanno infatti bisogno di elevare gli standard produttivi per soddisfare con più efficienza le richieste del mercato e competere meglio su scala internazionale”.
A sua volta, Domenico Manganelli, amministratore delegato di Euronut sottolinea come “in questo particolare momento di mercato il supporto di Invitalia sia un segnale di fiducia importante che ci incentiva e ci responsabilizza ancora di più a investire per proseguire il percorso di crescita con senso di responsabilità verso il territorio”.