Economia
Inflazione, patto tra Urso e l’industria. Beni a prezzi calmierati da ottobre
Dopo mesi di trattative, il ministro Mimit e le associazioni del commercio sono d'accordo: via al trimestre anti-inflazione sui beni a largo consumo da ottobre
Inflazione, Federalimentare: “Soddisfatti intesa con Urso, prevalso impegno verso consumatori"
Le associazioni coinvolte hanno accolto con favore l’intesa raggiunta stamane fra il Mimit, l’industria alimentare, Centromarca e Ibc. “La firma odierna conferma il grande senso di responsabilità dell’industria alimentare italiana sia verso il Governo che verso i consumatori. Nonostante il comparto abbia subito fortissimi aumenti sul costo delle materie prime, degli imballaggi e dell’energia ed abbia assorbito gran parte degli aumenti dovuti all’inflazione, in noi è prevalso il senso di responsabilità e di tutela verso gli italiani e le famiglie in difficoltà. Infatti – commenta il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino - secondo l’ultima analisi fatta dal Centro Studi di Confindustria, il margine lordo del settore industriale alimentare si è molto ridotto, passando dal 10,3% medio nel 2019 al 5,7% nel 2022, segno evidente che le imprese hanno dovuto assorbire internamente parte dei maggiori costi della spirale inflazionistica non scaricandoli sul consumatore finale”.
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Centromarca: “Lotta all’inflazione è una priorità”
“La lotta all’inflazione e la tutela del potere d’acquisito delle famiglie, in una fase particolarmente delicata della congiuntura, è una priorità per il tessuto industriale del Paese”, dicono Francesco Mutti, presidente di Centromarca e Flavio Ferretti, presidente di Ibc (Industrie beni di consumo) a proposito dell’intesa raggiunta al Mimit sul patto anti-inflazione.
“La volontà del ministro Urso di coinvolgere tutte le componenti della filiera in uno sforzo comune - proseguono - è stata determinante per catalizzare l’ampio confronto, promosso da Centromarca e Ibc nel mondo associativo industriale che ha portato alla redazione della lettera di intenti condivisa e accettata oggi". Centromarca e Ibc si augurano che il Mimit convochi al più presto il tavolo di lavoro, "così da poter mettere a fuoco e affrontare le innumerevoli criticità che generano inefficienze e quindi costi all’interno della filiera dei beni di consumo”.
Inflazione, il Patto dopo mesi di contrattazioni
Non è stata un risultato semplice, anzi. È un traguardo significativo che arriva dopo mesi di discussioni accese. Come riporta Il Corriere, infatti, a luglio era stato siglato un protocollo di intesa tra il governo e le associazioni del commercio. All’iniziativa aveva aderito la distribuzione in vista di una firma dell’accordo entro il 10 settembre mentre l’industria l’aveva ritenuta “impraticabile” e potenzialmente distorsiva del mercato.
Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, ha dichiarato in merito: “Abbiamo auspicato sin da subito la partecipazione del mondo della produzione industriale al progetto di contrasto all’inflazione e vediamo quindi con favore il cambio di rotta, seppur tardivo, rispetto alla posizione iniziale di chiusura”- aggiungendo –“ Il settore della Distribuzione Moderna, ha dato sin dalla fase iniziale la propria disponibilità all’intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Già da diciotto mesi, infatti, le aziende distributive si stanno dedicando incessantemente a tutelare il potere di acquisto degli italiani, anche attraverso uno sforzo economico che ha messo sotto forte pressione la loro stessa redditività. Come settore, daremo continuità a questo impegno nell’offrire opportunità di convenienza e risparmio alle famiglie, attraverso le varie attività che saranno individuate da ciascuna impresa”.