Economia
Inps, scatta l'allarme rosso."Buco da 16 miliardi, le pensioni sono a rischio"
Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di vigilanza dell'ente pensionistico: "Due mesi di attesa per le Cig sono troppi, bisogna intervenire"
Inps, scatta l'allarme rosso. "Buco da 16 miliardi, le pensioni sono a rischio"
Il Coronavirus in Italia fa paura. Ma adesso a preoccupare seriamente è anche la grave crisi economica in corso, conseguenza della pesante pandemia. La cassa integrazione da parte dell'Inps è in ritardo per i lavoratori che hanno perso il loro impiego, i soldi tardano ad arrivare. A svelare il perchè di questa situazione ci pensa il presidente della vigilanza dell'Inps, Guglielmo Loy. "Due mesi per ricevere la Cassa integrazione sono troppi, - spiega Loy a Repubblica - dovremmo scendere a uno e rafforzare gli assegni molto bassi. Vorrei anche dire che c’è un buco di quasi 16 miliardi nel bilancio Inps, creato proprio dalla Cig Covid. Il legislatore dovrebbe intervenire prima di mettere a rischio la sostenibilità e dunque le prestazioni di Inps. Purtroppo il sistema informatico non è stato tarato a sufficienza per lavorare milioni di domande. D’altro canto, l’informatica da sola non basta a sciogliere le pratiche complicate, quelle col codice fiscale che non torna, l’azienda con più posizioni da verificare e così via. Dopodiché non esistono alibi. Anche l’Inps deve aiutare le imprese. Un difetto di comunicazione senz’altro c’è stato, con rimbalzi di mail e tutto da remoto. Derogare alle macchine non sempre aiuta".
"Bisognerebbe - prosegue Loy a Repubblica - autorizzare subito la domanda, erogare il 60-70% dell’importo e posticipare i controlli. Ma ci vuole il coraggio del rischio. Di questi 20 miliardi di disavanzo, ben 15,7 miliardi sono un buco creato dalla Cig Covid, una misura straordinaria introdotta dal governo quando ha chiuso il Paese. E che però è stata anticipata da Inps attingendo ai suoi fondi. Se non viene ripianato, quando si tornerà all’ordinario l’Inps rischia di non avere le risorse, che ricordo sono frutto di contributi di imprese e lavoratori, per erogare le prestazioni. O doverle ridurre, pensioni comprese. È un’ipotesi estrema, non certo peregrina. Se l’anticipazione di Inps sulla Cig Covid è strutturale, allora si trasforma in credito dello Stato".