Economia
Intelligenza Artificiale? No, grazie: le Pmi puntano ancora sul capitale umano

Secondo un nuovo report su 914 realtà nel 2023 titolari e amministratori d’azienda puntano tutto sulla gestione di ricavi, marginalità e forza lavoro
Come ovviare quindi ad una situazione di totale disallineamento tra imprese e lavoratori che emerge in modo così forte dallo studio effettuato da I-AER? “Una possibile risposta – continua Papa - proviene da una visione più orientata all’importanza dell’essere umano, anche nel fare impresa. Infatti, qualora i titolari d’azienda volessero introdurre nuove tecnologie nella propria operatività, è dapprima necessario sensibilizzare l’organico, con opportuna informazione e formazione sui benefici sostanziali che l’innovazione può generare. Non è infatti la tecnologia a fare la differenza, bensì la modalità con cui la si introduce all’interno di sistemi complessi quali le organizzazioni. È questo il vero driver da curare al meglio”.
A conferma di ciò, i dati rilasciati da I-AER evidenziano che nonostante il contesto di fortissima incertezza, amplificato da tassi di interesse sempre più elevati e da conflitti che continuano ad agitare la scena internazionale, addirittura 8 imprese su 10 sono disposte ad investire su processi di formazione del personale per innalzare l’attrattività aziendale in un’ottica di fidelizzazione della forza lavoro”.
“Questo dato, conclude Papa, ci fa capire una volta di più che l’unica modalità per far sviluppare in modo sano un’impresa è la valorizzazione del capitale umano in unione all’immissione di innovazione a servizio delle persone. Solo così potremo realizzare uno sviluppo d’impresa a prova di futuro e anche di intelligenza artificiale”.