Economia

Intesa, Messina: "Ai bancari aumento di 435 € al mese. Con 7mld di utili..."

di Redazione Economia

L'Abi frena l'Ad della principale banca italiana: "Bisogna aspettare le assemblee dei lavoratori"

Intesa, Messina: "Non voglio negoziare, quello che chiedono avranno"

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo sono destinate a far discutere parecchio. Carlo Messina, intervenendo al congresso della Fabi, il principale sindacato bancario, ha aperto ad un maxi aumento di stipendio per i bancari. "Con un utile netto di 7 miliardi di euro, non ho coraggio a guardare in faccia le persone e dire che mi metto a negoziare sugli aumenti". E quando - si legge sul Sole 24 Ore - il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, gli ha chiesto senza giri di parole se accettava l'aumento di 435 euro al mese chiesto dal sindacato ha replicato: "Intesa Sanpaolo non farà nessun tipo di approccio negoziale sulle richieste economiche" dei sindacati.

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Messina - prosegue Il Sole - ha inoltre affermato che in un momento in cui la redditività delle banche torna a crescere "non è accettabile non dare ai lavoratori un incremento consistente". Il contratto del settore è scaduto ed è stato prorogato: la componente regolamentare del contratto è quella sulla quale in realtà si concentra maggiore pressione perché, come ricordato da Sileoni in apertura dell'evento, la vera contropartita che vogliono le banche è la flessibilità che, in una fase di continua evoluzione dei modelli di business, può richiedere sforzi importanti ai lavoratori. Nei mesi scorsi la banca guidata da Messina aveva lasciato il tavolo del Casl Abi per condurre una negoziazione separata con i sindacati, in particolare sullo smartworking. L'Abi frena l'Ad della principale banca italiana: "Bisogna aspettare le assemblee dei lavoratori".

Aumenti bancari, Orcel non ci sta: "Caso da discutere con Abi" 

Le richieste dei sindacati per gli aumenti salariali nel rinnovo del contratto dei bancari "vanno gestite" dal comitato affari sindacali dell'Abi (Casl) "e non è corretto anticipare delle decisioni". Lo afferma l'ad di Unicredit Andrea Orcel intervenendo al congresso della Fabi. Ieri, a favore degli aumenti, che devono essere discussi nella trattativa che partirà a luglio, si sono espressi l'ad di Intesa Carlo Messina e quello della Bper Montani.   

Orcel ha quindi sottolineato che, come gruppo Unicredit, "abbiamo dimostrato dal 2021 che siamo la banca in Italia che paga meglio, ha aumentato i premi di produttività e i bonus" e abbiamo speso più di 100 milioi di euro per dare un bonus inflazione ai colleghi delle fasce più basse. L'ad ha quindi invitato a guardare, al di là della cifra richiesta, a quanto il gruppo si impegna "a tutto tondo" anche sul fronte del welfare e della formazione. "Non c'è una differenza di vedute sulle persone della banca. Devono essere riconosciute per quello che fanno ed essere remunerate correttamente. Sul principio e sulla sostanza non c'è un dibattito, su come arrivarci sì". ha aggiunto.