Irpef, Nannicini smentisce Morando. Corto circuito fra cabine di regia
La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra o (è più probabile) un imbarazzante corto circuito fra cabine di regia nella politica economica? Le dichiarazioni del neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, docente della Bocconi che Renzi ha voluto a capo della propria squadra di economisti a Palazzo Chigi per disegnare le linee della politica economica, smentiscono senza appello quanto dichiarato ieri ad Affaritaliani.it dal viceministro dell'Economia Enrico Morando.
Il cronoprogramma per il taglio di Ires e Irpef resta quello indicato dal presidente del Consiglio Matto Renzi e dal ministro dell'Economia Padoan, ha assicurato Nannicini. Rispondendo alle domande sulle ipotesi di un anticipo della riduzione dell'Irpef, Nannicini ha risposto di no, confermando il 2017 per l'Ires e il 2018 per l'Irpef.
"L'impegno politico resta quello indicato - ha dichiarato il sottosegretario a margine di un dibattito al Cnel - poi se ci saranno margini per un anticipo ben vengano". "Abbiamo intenzione di tornare sull'Irpef, da cui abbiamo cominciato con gli 80 euro, nella Legge di Bilancio del 2017 per il 2018 e, anche in questo caso, credo che l'orientamento sia fissato. Dopodiche', pero', non escluderei che sia possibile, se le cosse dovessero andare un po' per il verso giusto, anticipare iniziative che oggi programmiamo per il 2018 al 2017", aveva spiegato ieri ad Affaritaliani.it invece Morando.
"L'impegno che ci siamo presi e' quello di intervenire per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e sull'impresa, quindi bisognera' dare anche sul versante dell'Irpef un profilo che sia in grado di ottenere questo risultato. Poi, che si intervenga direttamente sull'Irpef o che si intervenga indirettamente attraverso la riduzione del prelievo contributivo fiscalizzando oneri contributivi, questo lo vedremo successivamente quando saremo in grado di ipotizzare concretamente l'intervento", aveva aggiunto.