Istat, crescono le vendite al dettaglio a ottobre. E-commerce giù del 3,7% - Affaritaliani.it

Economia

Istat, crescono le vendite al dettaglio a ottobre. E-commerce giù del 3,7%

Segno positivo sull'andamento annuale. A trainare la crescita sono i beni non alimentari. Male invece l'online: dopo il boom del Covid registra il 1º segno meno

Istat, i beni non alimentari trainano la crescita delle vendite al dettaglio 

Nel mese di ottobre le vendite al dettaglio registrano un lieve aumento dello 0,1% rispetto a settembre e un incremento del 3,7% sull'anno. Secondo i dati Istat le vendite sono aumentate dello 0,2% congiunturale e del 2,8% tendenziale. A determinare, a livello mensile, il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari in crescita dello 0,3% in valore e dello 0,4% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono in calo: -0,1% in valore e -0,2% in volume.

Su base tendenziale sono in crescita le vendite dei beni non alimentari che crescono del 6,4% in valore e del 5,7% in volume,  mentre quelle dei beni alimentari aumentano lievemente in valore: +0,2% e diminuiscono in volume dello 0,9%. 

Tra i beni non alimentari, si registra una crescita tendenziale per quasi tutti i gruppi di prodotti, ad eccezione di dotazioni per l'informatica, comunicazione, telefonia (-3,6%), generi casalinghi durevoli e non durevoli (-1,1%) e cartoleria, libri, giornali e riviste (-1%).

Gli aumenti maggiori riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+14,8%), abbigliamento e pellicceria (+14,2%) ed elettrodomestici, radio, tv e registratori (+12,7%). Rispetto a ottobre 2020, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+2,7%), per le imprese operanti su piccole superfici (+5,8%) e per le vendite al di fuori dei negozi (+2,2%) mentre si registra un calo per il commercio elettronico (-3,7%). 

Istat: "Peggior calo dell'e-commerce dall'inizio della serie storica" 

"Ad ottobre 2021 - commenta l'Istat - continua l'andamento positivo delle vendite al dettaglio in termini sia congiunturali sia tendenziali, dovuto essenzialmente alla crescita delle vendite dei beni non alimentari. Per il comparto alimentare, si evidenzia un risultato tendenziale positivo per le imprese operanti su piccole superfici e un lieve calo per la grande distribuzione, in cui sono in diminuzione le vendite dei supermercati (-2,2%). Tra le forme distributive si sottolinea il calo tendenziale del commercio elettronico, per la prima volta dall'inizio della serie storica; tale risultato è spiegato anche dal livello eccezionalmente elevato di ottobre 2020".  

Istat,  Confcommercio: “Evoluzione meno vivace rispetto ai mesi scorsi”

"Il dato sulle vendite di ottobre, pur confermando il progressivo recupero della domanda, soprattutto per il non alimentare, segnala un'evoluzione meno vivace rispetto ai mesi precedenti. I dati vanno, comunque, letti con cautela, in considerazione del fatto che il confronto su base annua avviene tra periodi di fatto non paragonabili tra di loro". 

L'Ufficio Studi di Confcommercio commenta i dati Istat di oggi ricordando come "ad ottobre dello scorso anno iniziava, infatti, un periodo di restrizioni che ha determinato moderate forme di accaparramento per alcuni beni alimentari e di prima necessita', e ridotto i consumi di parte del non alimentare. Allo stesso tempo il commercio elettronico registrava tassi di crescita superiori al 50%". E conclude: "Per un assestamento delle dinamiche, e per comprendere meglio quali siano le modifiche strutturali nei comportamenti di spesa delle famiglie, occorreranno ancora alcuni mesi".