Economia
Istat, record storico di lavoratori in Italia. Ma i nuovi occupati sono over50
Aumentano i contratti a tempo indeterminato e diminuisce il tasso di disoccupazione, sotto il 7% per la prima volta dopo 15 anni
Istat, lavoratori in aumento in Italia ma è allarme giovani: siamo tra gli ultimi Paesi in Europa
L'Istat certifica che il tasso di lavoratori in Italia è in continua crescita. Il numero di persone senza un lavoro è sceso sotto il 7%, non succedeva da 15 anni. Nel solo mese di aprile, si sono registrati 84mila occupati in più rispetto allo stesso periodo nel 2023. Su base annua il dato sale a 516mila persone e di queste ben 444mila con contratti a tempo indeterminato. Rispetto al 2023 - certifica l'Istat e lo riporta Il Sole 24 Ore - gli occupati a termine sono scesi di 82mila unità. Gli indipendenti sono in crescita di 154mila posizioni (sul mese +31mila). Il tasso di occupazione ha segnato così un altro record, siamo al 62,3%, il valore più elevato di sempre (ma se tra gli uomini è al 71,1% per le donne ci si ferma al 53,4%, quasi 18 punti in meno). In numeri assoluti, in Italia, ad aprile, ci sono quasi 24 milioni di occupati (23.975.000); ben 15.940.000 sono a tempo indeterminato (un nuovo record), 2.880.000 a termine, 5.156.000 sono gli autonomi.
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Migliora ma non in maniera significativa il tasso di disoccupazione giovanile, il dato - prosegue Il Sole - scende al 20,2% ma ci colloca comunque agli ultimi posti in Europa. Un'altra buona notizia è che, dopo oltre 15 anni, il tasso di disoccupazione è sceso sotto la soglia del 7%: ad aprile ha raggiunto il 6,9% (per trovare un dato simile occorre tornare indietro a dicembre 2008). In un mese ci sono 55mila persone in cerca di lavoro in meno. Ma a livello Ue il tasso di disoccupazione è al 6% (6,4% nell’area Euro). Per gli esperti i dati Istat sono buoni. Ma i lavoratori sono sempre più anziani. "Se analizziamo gli occupati per fascia d’età vediamo come due su tre siano tra i 50 e i 64 anni e solo uno su cinque sotto i 35 anni - ha spiegato Francesco Seghezzi, presidente Adapt (Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali).