Economia
Ita, cercasi partner entro il 2022: nel '23 obiettivo pareggio costi e ricavi
Si è tenuta oggi la conferenza stampa per la partenza di Ita, l'erede di Alitalia, che oggi spiccherà il volo per la prima volta
“Io guardo in qualunque direzione, dovunque ci sia l'opportunità di creare valore per Ita. Le alleanze internazionali si fanno in maniera molto riservata e confidenziale e non sui media. Il messaggio è un processo a cui inizieremo a lavorare dalla prossima settimana, in maniera molto determinata. Riteniamo importante chiudere l’operazione entro il 2022 con qualunque dei partner che ci possa dare maggiore opportunità e creazione di valore”, continua.
Comunque, Altavilla mette in chiaro alcuni aspetti. “Il consolidamento vero deve riguardare tutte le righe del profitto e quindi sinergie industriali vere, politiche di acquisto in comune, gestione dei costi in comune. Ita deve fare tutto questo, ma senza perdere la centralità dei nostri hub Roma Fiumicino e Milano Linate. Ma soprattutto non possiamo essere quelli che portano l'acqua agli altri senza ricevere nulla in cambio. Questo non è un modo per essere partner, ma farsi abusare”.
Infine, la questione del brand Alitalia. “I 290 milioni per il marchio di Alitalia erano una richiesta irrealistica, mentre i 90 milioni che abbiamo speso ci permettono di gestire in maniera ordinata la transizione verso questa splendida livrea, senza sostenere costi extra, ci consentono la flessibilità di future iniziative di marketing con il marchio Alitalia, ma soprattutto ci hanno consentito di portare a compimento l'operazione da un punto di vita societario, che altrimenti senza questo incasso per l'amministrazione straordinaria avrebbe potuto essere molto difficile”, conclude il presidente Altavilla.