Economia

Ivass,Consob in pressing su Cattolica: via Bedoni,non ha informato bene il Cda

L'authority guidata da Daniele Franco chiede un nuovo presidente e un nuovo piano

A seguito della propria ispezione Ivass ha chiesto a Cattolica "il pronto avvio, sin dalla trasformazione della forma giuridica in spa, di un profondo ricambio dei componenti del consiglio di amministrazione che coinvolga in particolare il presidente e gli altri esponenti a cui sono ascrivibili le criticità risultanti dal rapporto ispettivo" e "la redazione di un piano di rimedio che riporti in dettaglio tutte le azioni da intraprendere per rimuovere le criticità evidenziate dai rilievi formulati, rafforzare il sistema di governo societario e ricondurre la condotta di Cattolica e del gruppo alla sana e prudente gestione". E' quanto sottolinea una nota della compagnia veronese, diffusa nella tarda serata di ieri su richiesta della Consob.

Il piano dovrà essere approvato dal Cda ed essere sottoposto a Ivass entro 60 giorni: al proposito Cattolica ipotizza che il ricambio del cda possa avvenire in un'assemblea da convocarsi immediatamente dopo l'efficacia della trasformazione in spa, prevista il primo aprile.

Al presidente Paolo Bedoni, l'Autorità contesta il non avere svolto "adeguatamente il proprio compito di garante del buon funzionamento del cda ponendo in essere condotte - anche in contrasto con lo statuto societario - che ne hanno alterato il processo di formazione delle decisioni e che, per la loro opacità, hanno pregiudicato il diritto degli amministratori all'assunzione di decisioni informate".

Ivass chiede inoltre "la vendita delle azioni proprie acquisite a seguito dell'esercizio del diritto di recesso e pari a complessive 20.720.350 nel termine massimo della chiusura dell'esercizio 2021" e "si aspetta un rapido completamento del rafforzamento patrimoniale mediante il collocamento della seconda tranche dell'aumento di capitale per euro 200 milioni". Chiesta inoltre una revisione della politica di remunerazione.