Economia
Iw Bank, ancora un'inchiesta su Ubi. 100 mila clienti non erano controllati

Rinviate a giudizio 14 persone, accusate di ostacolo alla vigilanza
Un'altra inchiesta si abbatte su Ubi. Mentre oggi a Bergamo si apre l’udienza preliminare che deciderà se mandare a processo oppure no i vertici di Ubi Banca e Giovanni Bazoli, ex presidente di Intesa, per i reati di illecita influenza sull’assemblea e di ostacolo alle autorità di vigilanza, a Milano, intanto, secondo quanto ricostruisce il Fatto Quotidiano, un’altra inchiesta, su Iw Bank (controllata da Ubi), si è conclusa con una richiesta di rinvio a giudizio per 14 persone, anche qui accusate di ostacolo alla vigilanza, per irregolarità nella registrazione ai fini antiriciclaggio di 104 mila sui 140 mila conti della banca online.
Secondo l’inchiesta - ricostruisce il quotidiano diretto da Marco Travaglio - tra il 2008 e il 2014, ben 104 mila dei 140 mila conti online di Iw Bank, che era diventata una specie di banca offshore, visto che, erano senza controllo. C’erano conti intestati a casalinghe novantenni, con figli che però facevano gli operatori finanziari. Un conto era intestato a una società estera senza che fosse registrato il beneficiario in Italia.
Quando la Guardia di finanza arrivò a chiedere conto di tanto “disordine ” nell’Archivio unico informatico, l’istituto non trovò di meglio che presentare una denuncia ai carabinieri sostenendo di aver smarrito la documentazione.
La polizia giudiziaria sta completando gli accertamenti sui reati presupposti al riciclaggio che i titolari dei conti “facili” avrebbero commesso grazie alla pressocché totale mancanza di controlli. I magistrati contestano i reati a Ubi e Iw Bank per non aver vegliato e impedito i reati contestati ai loro amministratori.