Economia
Jpm e Morgan Stanley, trimestrali in rosso: l'inflazione manda ko i profitti
Le tensioni geopolitiche ed economiche mettono in grave difficoltà le banche americane, che vedono grosse perdite in termini di ricavi
M. Stanley: -29% utile nel II trimestre. Ricavi -11% a 13,13 mld
Morgan Stanley nel secondo trimestre ha visto calare utile e fatturato, deludendo le aspettative degli analisti, sulla scia di risultati peggiori del previsto nell'investment banking (ricavi -55% a 1,15 miliardi di dollari, anche a causa del rallentamento dell'advisory con un minor numero di operazioni di M&A completate e una riduzione dei ricavi generati da sottoscrizioni nell'equity e nel reddito fisso).
Nei tre mesi a giugno, la banca newyorkese ha riportato profitti per 2,495 miliardi di dollari, 1,39 dollari per azione, in calo del 29% dai 3,511 miliardi, 1,85 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso. L'utile applicabile agli azionisti ordinari è sceso del 32% a 2,391 miliardi. I ricavi totali sono scesi dell'11% a 13,132 miliardi di dollari. Gli analisti attendevano un utile per azione di 1,57 dollari con ricavi per 13,44 miliardi.
"Nel complesso, la società ha messo a segno un trimestre solido in un contesto di mercato più volatile di quello visto da tempo. I solidi risultati ottenuti nei settori equity e reddito fisso hanno contribuito a compensare parzialmente l'indebolimento dell’attività di investment banking", ha detto l'amministratore delegato James Gorman, sottolineando che "la banca continua ad attrarre flussi positivi nelle attività di gestione patrimoniale e la gestione degli investimenti continua a beneficiare della diversificazione messa in atto". Il Ceo ha anche messo in luce che "la solida posizione patrimoniale ci consente di andare avanti con fiducia".