Economia

Juventus, Elkann smantella tutti i rumors: "Niente aumento di capitale"

Per l'amministratore delegato di Exor "non servono nuovi aumenti di capitale per la Juventus". Dal club le contestazioni della Procura non sono fondate

Juventus, Elkann: "Allegri ha vinto in passato e ha una grande esperienza" 

Niente aumento di capitale. La Vecchia Signora si regge in piedi ancora da sola. Per John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche il club bianconero, la Juventus “non ha bisogno di nuovi interventi”. In una conference call con gli investitori e gli analisti il numero uno di Exor  ha aggiunto che il club ha una chiara direzione davanti a sè dopo  l'annuncio del presidente Gianluca Ferrero, "che saprà rispondere ai vari problemi da risolvere" e con un direttore generale "con ottime capacità come Maurizio Scanavino". Inoltre, ha concluso Elkann, "abbiamo un allenatore come Allegri che ha vinto in passato e anche recentemente e ha una grande esperienza". Il calcio, ha concluso, "è un settore ad alto valore e pensiamo che la storia e la leadership della Juve ne aumenterà ancora il valore. Siamo ottimisti per il futuro".

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Juventus: "Le contestazioni della Procura non sono fondate" 

Il club bianconero in una nota ha inoltre precisato che le "contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022". La Juve "sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili". Si tratta, spiega una nota, di "una conclusione unanime dei nove consiglieri" della Juventus in carica alla data del 28 novembre, secondo i quali, proprio in base al parere degli esperti, "il trattamento contabile adottato nei bilanci rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili".

In merito alle contestazioni, "la Procura afferma l'artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l'efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla cosiddetta manovra stipendi 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle cosiddette scritture integrative in corso di negoziazione nell'aprile/maggio 2021".

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