L'euro? Ha finito la sua corsa. Draghi pronto a frenare il rally
La corsa dell'euro per il momento è terminata, c'è spazio per una discesa sino a 1,13 sul dollaro prima che la valuta unica torni a recuperare terreno
Peraltro proprio guardando alle dinamiche a medio-lungo termine si può peraltro notare come, salvo imprevisti, la pausa dovrebbe essere solo temporanea: Thomson Reuters Lipper ha segnalato come i fondi azionari europei abbiano regitrato afflussi netti per 23,4 miliardi di euro da maggio, a fronte di disinvestimenti netti pari a 24 miliardi da parte dei fondi americani, a conferma di un riposizionamento sui titoli dell'area dell'euro da parte di quegli investitori globali che negli ultimi 3-4 anni avevano privilegiato Wall Street, riducendo invece l'esposizione all'azionario del vecchio continente. A dettare il passo della moneta unica sarà comunque, conclude ancora Beffy, la forza relativa del dollaro.
Le incertezze fin qui palesate da "the Donald" sul sentiero delle riforme prospettato in campagna elettorale, ha reso scettici gli investitori sull'effettiva capacità dell'amministrazione Trump di concretizzare i promessi stimoli fiscali. Tuttavia uno "shutdown" dei servizi pubblici non essenziali a fine mese, se non si troverà un accordo sull'innalzamento al tetto sul debito, e la rimozione di varie figure chiave nel team della Casa Bianca dovrebbero spianare la strada al cammino delle riforme da qui all'inizio del prossimo anno. Con esse la crescita e il dollaro Usa dovrebbero poter recuperare strutturalmente parte della prorpia forza, moderando il futuro rimbalzo della valuta unica europea.
Luca Spoldi