Economia
L'export traina l'alimentare, ma c'è il rischio delle incertezze mondiali
Vacondio (Federalimentare): "Il settore va meglio di altri comparti dell'industria. I dazi Usa e l'economia internazionale potrebbero però frenare la crescita"
“L'industria alimentare è il settore trainante dell'economia italiana e va in controtendenza rispetto all'andamento generale”. Così Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, commenta i numeri Istat che mostrano le ottime performance del settore, o almeno di buona parte di esso, soprattutto rispetto al complesso dell'industria, che arranca. In particolare, l'industria alimentare italiana fa registrare nei dodici mesi del 2019 un +3% sull’anno precedente (mentre l'industria nel complesso segna un -1,3%) e un +2,9% a dicembre 2019 sull'anno prima (mentre il totale industria scende del 4,3%).
“Numeri che dimostrano le doti anticicliche di un settore che però, ora, è a rischio”, aggiunge Vacondio. “Il passo espansivo del settore alimentare, infatti, è legato principalmente all'export, che ha tra i mercati principali quello Usa. Questo ci preoccupa, perché temiamo che già dai dati dei primi mesi del 2020 saranno evidenti i nefasti effetti che i dazi porteranno al nostro settore. A questo si aggiunge la situazione di instabilità dell'economia mondiale, anche in riferimento alla questione cinese legata al Coronavirus”. La crescita dell'industria alimentare, per Vacondio è destinata pertanto a subire una frenata. “Il 2020 molto probabilmente non farà registrare numeri simili”.