Economia
L’Unione Europea vara RepowerEU: il Pnrr energetico vale 210 miliardi
La Commissione Europea ha presentato il nuovo piano di indipendenza energetica che dovrebbe sterilizzare gli effetti della crisi con la Russia
Il Wwf riamnda il REPowerEu
"Il piano REPowerEU pubblicato oggi dalla Commissione europea mira a ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi. Tutti gli sforzi per ridurre l'uso dei combustibili fossili sono necessari e il piano include una serie di buone proposte sull'efficienza energetica e sulle energie rinnovabili. Tuttavia, ci sono anche alcuni dettagli che rischiano di compromettere la transizione dell'UE verso un sistema energetico al 100% rinnovabile e rispettoso della natura". Lo si legge in un documento diramato dal Wwf per commentare il nuovo piano RePowerEu.
Ma dopo un iniziale avallo del progetto presentato, il Wwf parte all'attacco. "Le proposte di sostituire il petrolio e il gas russo - si legge nel documento dell'associazione ambientalista - investendo in ulteriori infrastrutture per il gas, contando su livelli irrealistici di idrogeno o aumentando l'uso della bioenergia senza restrizioni sull'approvvigionamento, rischiano di prolungare la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili e di mettere a repentaglio gli obiettivi climatici e di protezione della natura. Per finanziare il piano, la Commissione propone di mobilitare 300 miliardi di euro, principalmente dal già esistente Fondo di ripresa dell'UE. Solo 20 miliardi di euro costituirebbero "denaro nuovo", generato dalla vendita di nuovi permessi di inquinare per l'industria, pari a 250 milioni di tonnellate di CO2, e questo danneggerebbe direttamente lo sforzo di riduzione delle emissioni dell'UE nei negoziati Fit for 55 in corso".
"Ci auguriamo che la spinta europea possa fungere da sprone per una politica coerente e non episodica che veda nell'efficienza/risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili un vero volano di sviluppo sicuro e sostenibile per l'Italia -dice Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia- Occorre uscire dal tunnel dei combustibili fossili, sfruttare appieno le possibilità offerte dalle energie rinnovabili, valutare le potenzialità delle infrastrutture esistenti per evitare di immobilizzare investimenti in nuove infrastrutture per il gas presto inutili, fare di tutto per non lasciarsi incastrare in contratti capestro e con prezzi altissimi. L'Italia ha tutto da guadagnare da una decisa politica comune europea che veda nelle rinnovabili e nell'efficienza il fulcro per la sicurezza e l'indipendenza energetica: occorre che il nostro Paese faccia una decisa scelta di campo, invece di continuare a parlare di rinnovabili e lavorare sempre e solo per i combustibili fossili".