Economia

La Bce accelera il ritmo, le conseguenze per l’universo obbligazionario

di Francesco Lomartire

I commenti sempre più restrittivi della presidente della BCE Lagarde suggeriscono a operazioni da "falco": il commento

Bce e il rialzo dei tassi, il commento 

In un contesto di incertezza sull'aumento dei tassi da parte della BCE, è difficile orientarsi tra le possibili esposizioni obbligazionarie. I commenti più restrittivi della Presidente della BCE Lagarde suggeriscono che la banca centrale sia pronta ad adottare ulteriori misure per affrontare l'inflazione elevata e crescente. In questo contesto, riteniamo che sia prudente per gli investitori obbligazionari ridurre il rischio di duration concentrandosi su esposizioni con scadenze più brevi e di tipo investment grade.

Concentrarsi sulle esposizioni a breve scadenza, investment grade, data l’incertezza dei tassi

La BCE ha aumentato i tassi di 75 punti base e la Presidente Lagarde ha espresso una valutazione tipicamente da falco sulle prospettive di inflazione. I rendimenti obbligazionari sono saliti e la curva si è appiattita, in quanto la parte anteriore sta scontando una BCE più attiva. Tuttavia, l’euro è riuscito a guadagnare poca trazione da queste aspettative di rialzo dei tassi.

La BCE deve mantenere un atteggiamento restrittivo per ridurre le aspettative di inflazione. Inoltre, nonostante l’entità dei rialzi, i tassi sono ancora solo allo 0,75%, mentre l'inflazione per il 2022 è prevista all'8,1%, per poi scendere al 5,5%, ancora ben al di sopra dell'obiettivo, nel 2023.

Sebbene l’attenzione sia chiaramente rivolta all'inflazione, la crescita sta rallentando: le rilevazioni dei PMI di luglio sono state tutti inferiori a 50, segnalando una potenziale contrazione. Ciò potrebbe rendere cauti alcuni dei membri più accomodanti della BCE su quanto aumentare i tassi. Dopotutto, se la domanda aggregata sta già rallentando, c'è meno necessità di premere con forza il freno monetario. Inoltre, gran parte dell'impulso inflazionistico deriva dai prezzi dell'energia; tuttavia, l’UE sta mettendo in atto misure per controllare i prezzi o almeno per ridurne l'impatto su consumatori e imprese.