Economia

Lavoro, il mercato rimette il turbo: boom di edilizia, digitale e turismo

di Redazione Economia

Presentati gli esiti dell’indagine “Italiani e lavoro nell’anno della ripartenza” della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

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Coerentemente, non si arresta il fenomeno delle dimissioni, che nel 2022 registra un ulteriore balzo in avanti del 9,7%, arrivando a quota 1 milione 255mila tra i lavoratori a tempo indeterminato. Considerando anche quelli a termine e stagionali si toccano i 2 milioni 156mila.

Un fenomeno alimentato anche dalla vivacità di alcuni settori: costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, comparto sanitario su tutti. L’indagine, poi, passa in rassegna altri trend rilevanti del mercato occupazionale di oggi. In particolare, la mancata ripresa degli autonomi, che ancora stentano a recuperare i livelli pre-Covid; le difficoltà di ricollocamento di chi ha perso il lavoro, seppur in presenza di una drastica diminuzione del tasso di disoccupazione; l’annoso problema dell’irreperibilità dei profili in linea con le esigenze aziendali.

“A fronte di una grande reattività del mercato, la mancata corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e quelle richieste dalle imprese continua a rappresentare un profondo ostacolo alla crescita di lungo periodo. La digitalizzazione ormai rende imprescindibili figure professionali inedite, capaci di padroneggiare abilità finora ritenute non necessarie. Per questo aziende e lavoratori devono investire sui processi di aggiornamento e riqualificazione delle competenze ed è il motivo per cui abbiamo deciso di intitolare questa edizione del Festival ‘Competenze e innovazione, il futuro del lavoro’: sono le due dimensioni che più stanno determinando cambiamenti nel mondo di oggi”, ha commentato Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.