Economia
Manovra, Meloni: non ci sarà esercizio provvisorio. Via norma su scudo penale
Dal bonus giovani al RdC: le novità. L'obiettivo della maggioranza è chiudere con la votazione in Commissione entro il 20 dicembre
Manovra, relatore: no emendamento per scudo reati fiscali
Nella manovra sara' inserito lo scudo penale per i reati fiscali? "Non c'e' alcun emendamento" in questo senso. Lo ha detto Roberto Pella, uno dei relatori alla manovra, rispondendo ai cronisti a margine della commissione Bilancio della Camera.
Manovra, Pd: "Lo scudo penale non c'è, vittoria!"
"Vittoria, lo scudo penale non c'è". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani uscendo dalla commissione Bilancio a proposito dell'emendamento che sarebbe dovuto entrare in manovra e riguardante l'estinzione di alcuni reati tributari.
Manovra: Conte, il no a scudo penale per evasori vittoria M5s
"Il nostro atteggiamento preventivo ha dato i suoi frutti: e' una grande vittoria del Movimento 5 stelle. Sorveglieremo affinche' non torni di nuovo l'intenzione di ripresentarlo". Cosi' il presidente M5s Giuseppe Conte commentando con i cronisti le affermazioni del relatore alla legge di bilancio alla Camera, Roberto Pella, sull'intenzione di non presentare emendamenti riguardo uno scudo penale per i reati fiscali. "Hanno capito che facciamo sul serio", ha spiegato l'ex premier. "Questo governo ha presentato il 15 dicembre un testo che e' una presa in giro per il Paese e lo stanno ancora cambiando. Noi siamo qui ma non ci fanno lavorare", ha spiegato. "Non si azzardino a depositare un testo a favore di corrotti. Lo contrasteremmo con tutte le forze. No a condoni", ha sottolineato. "Siamo al 20 dicembre, rischiano di portare il Paese all'esercizio provvisorio. Non potremmo avallare soluzione di questo tipo, faremmo le barricate", ha concluso.
Legge di Bilancio, avanti a oltranza
Si va avanti a oltranza, con lo spettro dell'esercizio provvisorio che scatterebbe se - entro il 31 dicembre - non dovesse essere approvata in via definitiva la Manovra. E dunque dopo una notte di passione, la discussione è riprogrammata per le 14 (ma alle 13 è fissato l'ufficio di presidenza). Il problema è che, se i testi del governo sono arrivati tra domenica sera e lunedì mattina con cinque differenti pacchetti di emendamenti, a oggi quelli dei relatori ancora non sono stati ultimati. Così la Commissione non ha ancora proceduto ad un solo voto favorevole, nemmeno su alcuni testi su cui nei giorni scorsi è stata trovata una mediazione.
Il tempo stringe. L'obiettivo della maggioranza è chiudere con la votazione in Commissione ed il mandato al relatore entro le 14 di oggi. Perché la conferenza dei capigruppo della Camera ha fissato l'avvio dell'esame del testo emendato in Aula per mercoledì 21 dicembre alle 13, con votazione generale non prima delle 16, dopo la discussione. Si va, dunque verso il voto di fiducia, da effettuare giovedì per provare a chiudere la partita alla Camera venerdì sera, prima di Natale.
Il termine per la consegna degli emendamenti alla Camera è stato fissato alle 16 di mercoledì, quello per gli ordini del giorno alle 17. Se tutto filasse liscio il passaggio in Senato potrebbe avvenire tra il 27 ed il 29 dicembre. Un calendario pensato per evitare l'esercizio provvisiorio, che scatterebbe dal 1 gennaio in caso di mancato ok del Parlamento sul testo. Ieri la premier Giorgia Meloni ha voluto allontanare questa prospettiva assicurando che: "Non ci sarà esercizio provvisorio".
Legge di Bilancio, Renzi: "Soldi ai presidenti di Seria A scandalo mai visto"
"Buongiorno a tutti e scusate il mio tono arrabbiato, ma quello che sta accadendo in queste ore e' uno dei piu' grandi scandali a cui io ho assistito da quando sono in Parlamento. Cosa e' successo stanotte: hanno presentato la riforma della 18App il che comporta che azzerino i soldi per il 2023. Cioe', non c'e' un centesimo per la 18App nel 2023".
Lo dice Matteo Renzi in un video pubblicato sui suoi canali social. "Cosi' recuperano 230 milioni di euro che era il budget della 18App, cancellano i soldi per i giovani e la cultura, via i 230 milioni di euro, e dove loi mettono? Li mettono per le societa' di Serie A, per i presidenti indebitati e spesso incapaci delle societa' di serie A. Perche' nel resto del mondo il calcio funziona con i diritti televisivi, con gli investimenti stranieri, con gli investimenti nazionali", aggiunge Renzi.
"Qui no, qui il calcio non regale le emozioni viste nella finale Argentina-Francia, qui e' il presidente Meloni che regala emendamenti ai presidenti incapaci. Per chiareza: 230 milioni che erano per i giovani con 18App vengono azzerati e nello stesso bilancio mettono 890 milioni di euro per i presidenti della seria A. Io lo trovo uno scandalo, uno schiaffo ai giovani, uno schiaffo alla cultura e una marchetta indecente alla seria A. E sapete perche' molti media non ne parlano? Semplice, perche' molti media hanno le societa' di calcio, di conseguenza non fanno polemica contro questo scandalo del governo Meloni. Vi prego, fatevi sentire voi, visto che i media non ci ascoltano, firmate la petizione, fate girare il link, fatevi sentire sui social", conclude Renzi.