Economia
Legge di Stabilità, doccia fredda dell'Europa su Renzi

La legge di stabilita' per il 2016 e' "a rischio di mancato rispetto del patto di stabilita' e crescita": e' il giudizio della Commissione europea, che rinvia un giudizio piu' approfondito a quando le riforme annunciate e avviate avranno avuto i loro effetti. Come previsto, il giudizio della Commissione e' quindi prudente: in accordo con le previsioni di autunno della Commissione, si legge nella valutazione, "c'e' un rischio di significativa deviazione dal percorso di aggiustamento richiesto verso gli obiettivi di medio termine, soprattutto in connessione con la valutazione del prossimo programma di stabilita'".
Come si legge nel giudizio della Commissione, gia' per il 2015 si e' riscontrata "qualche deviazione dal percorso di aggiustamento verso gli obiettivi a medio termine", che nel 2016 diventeranno "significative". Come si ricorda nel documento, infatti, l'obiettivo per il 2016 era di un deficit pari all'1,8% del Pil; secondo la legge di stabilita', il deficit sara' invece pari al 2,2% del Pil, e secondo la Commissione al 2,3%. Anziche' essere in pareggio come stabilito inizialmente, nel 2016 il bilancio strutturale sara' in deficit dello 0,5%. Se questa deviazione sara' concessa nell'ambito della flessibilita' consentita dalle norme Ue, verra' deciso in un secondo momento.