Economia

Legge di Stabilità, Renzi aumenta le tasse per i giochi

Il governo inserisce nella Finanziaria le attese modifiche sul trattamento fiscale dei giochi, con alcuni annessi e connessi che dovrebbero limitarne la diffusione. In un emendamento alla legge di Stabilità depositato in commissione Bilancio si dispone che il il Preu, cioè il prelievo erariale unico sulle 'awp', ovvero gli apparecchi con le vincite in denaro, salga di 2,5 punti percentuali al 17,5%. Un provvedimento che dovrebbe portare un maggior gettito al Tesoro, anche se alcuni paventano che possa dar luogo a una diffusione maggiore dell'illegalità.

Scende invece il payout, ovvero la percentuale di restituzione in vincita al giocatore, dal 74 al 70%. Non sono le uniche novità: dal prossimo anno il nulla osta per gli apparecchi awp sarà rilasciato solo in sostituzione di quelli già esistenti, escludendo di fatto la possibilità che vengano installati apparecchi aggiuntivi. Si prevede inoltre il divieto della messa in onda di spot sui giochi nella fascia protetta: dalle 7 alle 22 radio e tv non potranno mettere in onda pubblicità con vincita in denaro.

Arriva poi una sanzione amministrativa e ulteriori norme di contrasto al gioco illegale, in particolare sugli apparecchi totem che consentono il collegamento su piattaforme web o siti on line. L'emendamento esclude anche le forme di comunicazione indiretta derivanti da sponsorizzazioni nei settori della cultura, dell'istruzione, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell'assistenza. In ogni caso, è vietata la pubblicità che si rivolga o faccia riferimento anche indiretto a minori e li rappresenti intenti al gioco; che utilizzi disegni, personaggi o persone direttamente e primariamente legate a minori, che possano generare un diretto interesse su di loro o che induca a ritenere che il gioco contribuisca a crescere la propria autostima, considerazione sociale, successo.

Le violazioni sono punite con sanzioni pecuniarie che vanno da centomila a cinquecentomila euro irrogate dall'Agcom al committente della pubblicità, a chi la effettua e al propritario del mezzo con cui viene diffusa. Quello sull'azzardo non è l'unico intervento nella Finanziaria, giunta al rush finale in commissione. In arrivo ci sono 600 milioni in più alle Regioni per la riduzione del debito, con fondi complessivi che salirebbero da 1,3 a 1,9 miliardi.