Leonardo, Profumo apre al centro-destra: "Mi aspetto ordine e rigore" - Affaritaliani.it

Economia

Leonardo, Profumo apre al centro-destra: "Mi aspetto ordine e rigore"

L’amministratore delegato dell'ex-Finmeccanica, da sempre vicino alla sinistra, in una lunga intervista a Libero prova a ricollocarsi

Nell’intervista rilasciata a Libero, il manager genovese prima annuncia che ci attendono tempi bui (“Avremo due anni durissimi, molte imprese chiuderanno e si dovranno prendere decisioni importanti sull’allocazione delle risorse perché il governo non le avrà per aiutare tutti”), poi incorona il centrodestra: “Io credo che il governo si farà e durerà e che la destra potrà dare un contributo nuovo, ovvero l’ordine, il rigore, che sono valori tradizionalmente di destra, oltre a un certo pragmatismo”.

Infine, due chicche che non saranno sfuggite ai più attenti. La prima è sugli stipendi dei ministri tecnici: “Stiamo raccogliendo i frutti bacati del populismo. I tecnici guadagnano molto e il governo a un ministro non parlamentare offre novantamila euro. Bisogna essere dei pensionati o dei missionari”. La seconda è il tentativo di lanciare Draghi alla guida della Commissione europea o del Consiglio europeo, visto che sia Ursula von der Leyen che Charles Michel scadranno nel 2024. Anche in questo caso con motivazioni vicine a quelle del centro-destra: “L’Unione Europea sconta una inadeguatezza di leadership che è invalidante. Avevo sperato che la Merkel avrebbe guidato la Commissione, ma… Vedremo che cosa decideranno i Paesi nel 2024”. 

Profumo ci prova, insomma. Vedremo se alla fine riuscirà a tenere il suo posto fino al 2026 o se invece verrà congedato in favore di un manager (si fa il nome di Stefano Donnarumma di Terna) più vicino storicamente alle posizioni del governo che sarà. Vedremo, insomma. L’ex amministratore delegato di Unicredit ha fatto la sua mossa. Ai commis di stato, ai consiglieri della Meloni, il compito di scegliere se mantenere lo status quo o cambiare lo scacchiere. Sapendo che Leonardo è la prima azienda industriale italiana e che, visto il momento storico, è bene limitare gli esperimenti in un’impresa così strategica per il futuro del Paese.