Economia

Linkontro Nielsen. La Bellezza dell'Italia, Sgarbi "Più spazio ai privati nella cultura"

@Andrea_Radic

La Bellezza dell'Italia, il valore del patrimonio culturale come leva di crescita e motivo di attrazione verso il nostro Paese.
Ne hanno parlato in due diversi interventi a Linkontro Nielsen 2015 Vittorio Sgarbi e Maurizio di Robilant.
Uno dei temi scelti da Giovanni Fantasia nel ricco panel della due giorni di discussione, dibattito e networking in corso in Sardegna, che richiama anche ai sei mesi di Expo che richiama in Italia milioni di visitatori anche e proprio attirati dalla bellezza del nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico.

"Ma le opere d'arte anche di autori meno popolari, ma universali devono essere esposte all'Expo, messe a disposizione del pubblico per arricchire i padiglioni.
Non lo hanno fatto - sottolinea Sgarbi - il padiglione Italia, pubblico, che doveva contenere l'arte, costato cento milioni, contiene solo un'opera di Guttuso. Un contenuto modesto per un contenitore multimilionario.
Invece ha fatto bene Farinetti - sottolinea il critico d'arte - che mi ha chiamato per organizzare una mostra all'interno del padiglione di Italy, privato, permettendo di portare un mosaico di arte e cultura dell'intera Italia. Centinaia di opere che provengono dalle 20 regioni per mostrare la caratteristica territoriale dell'arte.
Non è uno scandalo se i privati fanno crescere l'arte e diventano mecenati, il settore pubblico è inadeguato, impreparato ma non vuole permettere che intervengano i privati per non smuovere il sistema di potere..."

 

Condivisibile l'intervento di Sgarbi soprattutto da una platea di aziende e imprese che capiscono e valorizzano il territorio dove operano e rappresentano l'Italia nel mondo.
Il ruolo dei privati a sostegno dell'arte e della valorizzazione del patrimonio museale non solo è meritorio, ma auspicabile. Troppe opere d'arte giacciono abbandonate nei depositi per colpa di miopia burocratica.
Le aziende italiane devono crescere in Italia e, oltre alle riforme e ad un mercato del lavoro meno complicato e vessato dal carico fiscale, si può e si deve cercare "la Bellezza"