Economia

Luiss Business School, le banche verso nuovi modelli di business

Jessica Castagliuolo

The Italian Banking Conference 2019: digitalizzazione, green bond, open banking, sostenibilità i temi affrontati

Si è tenuto oggi a Roma “The Italian Banking Conference 2019”, l’evento organizzato dalla Luiss Business School in partnership con The Ruling Companies, per fare il punto, con i maggiori protagonisti e esperti del settore, sulle sfide e gli obiettivi del mondo finanziario.  Le interviste di Affari ai relatori.

Il sistema bancario è in profonda trasformazione e si trova ad affrontare grandi sfide: dalla globalizzazione ai tassi negativi, fino alla sostenibilità sociale e ambientale, il tutto innestato all’interno della rivoluzione tecnologica in atto. Ancora crisi, inasprimento delle tensioni commerciali, incognita Brexit, nuovi protagonisti che hanno fatto irruzione sulla scena come criptovalute e rivoluzione digitale, sullo sfondo di una economia globale in continua evoluzione. Anche le banche sono chiamate a rispondere con urgenza alla sfida del cambiamento che le proietterà nel futuro. I nuovi modelli di business, delineati in occasione di "The Italian Banking Conference 2019" non possono quindi non tenere in considerazione di tali cambiamenti.

In particolar modo la sfida alla digitalizzazione assume un ruolo centrale, non ponendosi solo come minaccia alla banca tradizionale, ma come opportunità per migliorare la competitività, in particolar modo nella customer experience. A tal proposito Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, in conversazione con Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School, ha evidenziato: ”Il nostro ruolo cambierà per effetto di un cambiamento del sistema, ma nessun elemento del sistema è in grado di condizionarne l’interezza. Le imprese non devono mai difendersi, perché la difesa è sempre il preludio della sconfitta. Bisogna invece andare all'attacco, ma è importante farlo nella direzione giusta, la quale ci viene indicata dai clienti.  Le persone concepiscono la loro vita in funzione della capacità di essere collegati e i clienti delle banche vogliono fare transazioni in qualunque posto e ora: la banca deve essere in grado di dare questo servizio”.

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo di Affaritaliani.it

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Gros-Pietro, Intesa Sanpaolo: "La banca deve sostenere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecniche"

Gian Maria Gros-Pietro ad Affaritaliani.it ha evidenziato il ruolo di una Banca d’impatto all’interno di questi mutamenti: "La banca raccoglie risparmio e lo trasforma in investimenti ma deve scegliere gli investimenti da effettuare. Qui interviene la banca con la trasformazione della società. Oltre ai problemi che riguardano l'umanità, c'è un problema di sostenibilità ambientale: bisogna cambiare le tecnologie, recuperare i materiali. La banca deve sostenere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecniche".

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School, di Affaritaliani.it

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Boccardelli, Luiss: "siamo in un’era a tassi negativi"

Boccardelli ad Affaritaliani.it ha offerto un’analisi di scenario: “Le banche hanno acquisito una grandissima consapevolezza di queste sfide nell’ambito del settore. È evidente come il modello di business della banca debba oggi evolvere, siamo in un’era a tassi negativi per cui il modello tradizionale dell’intermediazione è sottoposto a delle pressioni. È difficile generare una sufficiente redditività per gli investimenti in questo settore se si rimanesse su quel modello di business senza passare a focalizzarsi sui servizi. Accanto a questo c’è la grande sfida tecnologica che sta portando tutti gli operatori bancari a trasformare il core banking, la piattaforma di funzionamento delle banche ancora dominato da una logica più tradizionale basata su un forte presidio della sicurezza dei dati dei conti dei risparmiatori. Le sfide sono tante e quella relativa al cambio di business è anche un cambiamento di logica e professionalità. Tutte le grosse banche più significative sono in prima linea, le banche più piccole potrebbero faticare e per questo credo assisteremo a degli accordi nel settore che possano consentire l’accesso a queste nuove piattaforme anche alle banche più piccole in maniera efficiente. La sfida che rimane secondo le indagini degli esperti è proprio quella che deriva dall’esterno del settore, dagli over the top come Amazon e Google, che hanno già acquisito licenze per operare nel settore dei pagamenti e per certi versi hanno iniziato a lavorare quasi come operatori bancari senza però licenza bancaria. Sono sfide difficilmente interpretate e definite dal settore che spero possa codificare una linea di azione più concreta per avere un’offerta competitiva a questi grandi player digitali”.

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Massimo Doris, Amministratore Delegato Banca Mediolanum, di Affaritaliani.it

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Doris, Mediolanum: "Il piano business per il futuro è Banca Mediolanum"

Sull’impatto delle nuove tecnologie Massimo Doris, Amministratore Delegato Banca Mediolanum, ad Affaritaliani.it: “Penso che il piano business per il futuro sia quello di Banca Mediolanum perché ritengo che si parli molto di tecnologia e di come le banche debbano cambiare, le transizione avvengono attraverso quel sistema e questo è quello che noi facciamo. Ritengo in oltre che nei momenti più importanti richiederanno tutti di poter vedere qualcuno. Si parla quindi sì di tecnologia ma se non fosse anche accompagnata da qualcuno è un qualcosa che non può funzionare da sola. Vedo quindi un modello che unisca tecnologia e persone. La banca tradizionale lo fa allo sportello, il nostro modello di Banca Mediolanum prevede che il cliente possa scegliere se recarsi direttamente in filiale o se far andare il family-bank là dove ritiene più opportuno”.

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Roberto Ghisellini, Vice Direttore Generale Crèdit Agricole Italia, di Affaritaliani.it

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Ghisellini, Crédit Agricole Italia: "La banca sta lavorando in un'ottica di omnicanalità"

Di un modello ibrido ha parlato anche Roberto Ghisellini, Vice Direttore Generale Crédit Agricole Italia: "Il business model del futuro è già iniziato da tempo: la banca sta lavorando in un'ottica di omnicanalità (il cliente deve poter entrare in banca da qualsiasi touchpoint possibile). Il nuovo modello di servizio deve permettere al cliente di soddisfare i suoi bisogni attraverso il digitale. L'obiettivo è far quadrare il digitale con l'umano".

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Andrea Munari, CEO & General Manager BNL - Responsabile BNP Paribas per l'Italia, di Affaritaliani.it

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Munari, BNL: "Il cliente focus principale"

Andrea Munari, Amministratore Delegato BNL Gruppo BNP Paribas ha affermato: Munari, BNL Gruppo BNP Paribas-Italian Banking Conference: “Sarà un Business model ancora più forte che avrà nelle metodologie e nel modo di interagire il cliente. Credo che le banche dovranno essere più vicine ai clienti in tutti i momenti del loro percorso professionale. Per questo le organizzazioni cambieranno e saranno di successo solo se il cliente sarà il focus principale. I tempi dei clienti diventeranno i tempi delle banche. Le organizzazioni dovranno adattarsi verso le richieste del cliente”.

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Pierpio Cerfogli, Vice Direttore Generale BPER Banca, di Affaritaliani.it

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Cerfogli, BPER: "La digitalizzazione è un fattore abilitante ma non l'unico"

Nei prossimi cinque anni il business model potrà lavorare ancora bene su alcune attività di oggi ma, nei cinque anni successivi, dovrà aver individuato le nuove attività di sviluppo. La digitalizzazione è un fattore abilitante ma non l'unico: una nuova modulazione dell'aspetto umano sarà un aspetto caratterizzante del nuovo business model"​​​​​​, sottolinea Pierpio Cerfogli, Vice Direttore Generale BPER Banca 

The Italian Banking Conference 2019: l'intervista a Ugo Loser, Amministratore Delegato e Direttore Generale Arca Fondi SGR, di Affaritaliani.it

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Loser, Arca Fondi SGR: "Tecnologia, globalizzazione e tassi negativi"

Ugo Loser, Amministratore Delegato e Direttore Generale Arca Fondi SGR, ha altresì sottolineato l’esigenza di digitalizzare le operazioni bancarie: "I business model devono essere innovati e rivisti tenendo conto dei fattori tecnologia e globalizzazione: questo vuol dire passare da un'attività tradizionale ad un'attività digitale". 

Sui tassi negativi Loser ha invece detto ad Affaritaliani.it: "I tassi negativi sono una medicina necessaria ma hanno un effetto dispersivo quanto alla locazione del capitale e la sostenibilità nel sistema bancario. I tassi hanno evitato una crisi del debito governativo globale ma mettono le premesse per una crisi finanziaria grave. Uscire da questa situazione richiederà molti anni: prima ne usciremo, meno pesanti saranno gli effetti che dovremo pagare".