Luxottica-Essilor, Del Vecchio e quelle frizioni con i Ceo silurati

Come si potrà infatti gridare allo "scippo" di un marchio italiano da parte degli stranieri dopo che Del Vecchio è riuscito per due volte a integrare le sue attività con gruppi francesi, mantenendo il controllo? Del resto l'imprenditore di Agordo aveva da tempo fatto notare come "la proprietà non è sempre il metro giusto per guardare alle nostre imprese" e come una delocalizzazione realizzata solo per tagliare i costi "fa più male al Paese e all'industria che non un acquirente straniero". Essilor-Luxottica è dunque anche una tirata d'orecchia che a molti manager, imprenditori e politici di casa nostra non farà certo piacere.