Economia

Lusso, altro che crisi e inflazione. È boom di richieste di immobili: +9%

di Redazione Economia

Il mercato immobiliare di lusso non conosce crisi e continua a crescere e si accorciano i tempi di vendita. Lo stock di immobili italiani sfiora i 48 miliardi

Dal punto di vista della distribuzione territoriale, arriva la conferma che quasi il 90% del mercato complessivo del lusso si concentra nel Nord e nel Centro del Paese, e, coerentemente con questo dato, il podio delle zone dove si trovano gli stock di maggior valore vede in prima posizione Milano, con 6,06 miliardi di euro, seguita da Roma, 4,50 miliardi di euro, e, a chiudere, la Versilia, con 3,47 miliardi di euro. In quarta posizione si piazza poi la Riviera Ligure, con uno stock dal valore complessivo di 2,87 miliardi.

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Nel dettaglio della distribuzione geografica, il 36% si trova nell’area di Nord-Ovest, mentre a breve distanza troviamo il Centro, con il 34%. Staccata di molto, la terza area con più stock di immobili di lusso è quella del Nord-Est, che raccoglie il 18% del totale. In coda si trovano il Sud, con il 7% e le Isole con il 5%. Complessivamente, il mercato residenziale tradizionale ha registrato una variazione positiva del 13% rispetto al pre pandemia.

Non altrettanto positivo è il dato sul Time on market – ossia l’età media degli annunci ancora presenti sul portale – è invece di 10 mesi, 2,5 in più rispetto a quello caratterizzante il mercato tradizionale. Oltre 2 mesi in meno, però, rispetto ad inizio 2019.

Lo stock di tutti gli immobili di lusso italiani complessivamente sfiora i 48 miliardi, con una crescita negli ultimi anni che lo proietta sempre più verso a quota 50.

Le ville di lusso sono però quelle dove si concentra la maggior parte del valore: 27,8 miliardi a fine 2022, in crescita dell’8% rispetto a un anno prima, contro i 20,1 miliardi degli appartamenti.