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Economia
Maldive, dal debito pubblico alla Sharia: ecco perchè il paradiso tropicale è vicino al default finanziario

Maldive

Maldive verso il default

Chi non conosce, almeno per averne sentito parlare, le Maldive? Un vero paradiso tropicale, dove il sole bacia questa regione e la natura ha fatto il resto. Perché ne scrivo? Per una ragione molto semplice: le Maldive sono molto vicine al default finanziario. Perché? Le Maldive, come tutte le nazioni al mondo, quando hanno bisogno di soldi ricorrono al debito pubblico, in questo caso per un importo di circa 500 milioni di dollari e con gli interessi da pagare nella stessa valuta, attraverso i SUKUK, in pratica i bond musulmani.

Però è nato subito il problema: la finanza e l'Islam sono in antitesi perché la legge coranica vieta di usare denaro per avere altro denaro ergo al fine di non incorrere nel divieto religioso sono nati i sukuk che sono compatibili con la Sharia. Cosa si può fare perché le Maldive non vadano in default? Quello che mi è venuto subito in mente è una domanda: perché i Paesi di fede islamica e anche non, abbastanza ricchi, non si consorziano fra loro e saldano il debito in scadenza l'8 ottobre 2024?

Giusto per ricordare i titoli di cui sopra oggi sono quotati sul mercato 70 centesimi per dollaro, quindi sono stimati 350 milioni su 500. Vale la pena, per un pugno di dollari, non salvare la prima economia verde al mondo? Una piccola raccomandazione, se posso a chi governa, magari la prossima volta valutiamo attentamente le risorse finanziarie.

 

LEGGI ANCHE: Salvaguardia della barriera corallina: l'università Bicocca vola alle Maldive

 






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