Manager, Cairo batte Marchionne. Recchi terzo. La classifica
Manager, Cairo torna primo battendo Marchionne. Recchi si conferma terzo. Rimontano Descalzi, Starace, Donnet e Colaninno. Classifica
Urbano Cairo torna in testa alla classifica di Reputation Manager, grazie a uno 0,1% che lo separa dall’AD di FCA Sergio Marchionne, retrocesso in seconda posizione. I due hanno infatti totalizzato rispettivamente 75,9 e 75,8 punti su 100. Stabile sulla terza posizione del podio Giuseppe Recchi, con 62,6 punti.
La classifica Manager nel Web viene realizzata da Reputation Manager prendendo in considerazione quattro macro-aree: l'immagine percepita (ricavata da indicatori come i suggest e le ricerche correlate), la presenza enciclopedica (wiki), la presenza sui canali del Web 1.0 (news e menzioni) e su quelli del Web 2.0 (blog e social network).
“La matematica ha premiato Urbano Cairo che guida la classifica, ma in realtà tra lui e Marchionne c’è una convergenza reputazionale, seppure i top manager abbiano strategia e personalità molto diverse” ha dichiarato Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager.
Il podio - Urbano Cairo riconquista la prima posizione (75,9 punti) per un decimo di punto in più rispetto a Marchionne, ma con un incremento di 3,3 punti rispetto al mese scorso. Incremento dovuto soprattutto al ritorno in utile del Gruppo RCS, al lancio del nuovo settimanale del Corriere della Sera, L’Economia, la dimostrazione di fiducia del mondo economico nei confronti dei suoi piani di risanamento economico di RCS, che hanno portato Diego della Valle a investire nella casa editrice, e i rumors su una sua possibile discesa in politica come leader del Centrodestra.
Scivola in seconda posizione per un soffio Sergio Marchionne, con 75,8 punti. Gli elementi che in questo mese hanno contribuito a definire la sua reputazione digitale sono stati i buoni risultati del bilancio 2016, l’annuncio di lasciare la direzione di FCA a fine del 2018 come da programmi, la volontà di una fusione con un'altra casa automobilistica per creare il più grande gruppo mondiale del settore e i piani per la Ferrari, di cui rimarrà presidente fino al 2021.
E ormai stabile sul terzo gradino del podio, con 62,6 punti, Giuseppe Recchi, malgrado abbia registrato una perdita di 1,61 punti, a causa di un volume minore di contenuti digitali a lui riferiti. Hanno invece influito positivamente sulla sua identità digitale le dichiarazioni in merito al nuovo piano industriale di Telecom, che non prevede tagli occupazionali, ma sviluppo delle infrastrutture e digitalizzazione del Paese, grazie a un piano di investimenti di 4,5 miliardi di euro per lo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile nel triennio 2016-2018.
Chi sale - In crescita Claudio Descalzi che sale al quarto posto (+ 3 posizioni rispetto al mese precedente) grazie alla riconferma del mandato in scadenza, ai risultati positivi dell’ultimo anno e alla presentazione del nuovo piano industriale triennale di Eni. Un 2016 chiuso in positivo, con un risultato netto di +17%, giova positivamente alla web reputation di Francesco Starace, che avanza di 5 posizioni, piazzandosi quinto grazie anche al nuovo piano strategico per il prossimo triennio, che punta su digitalizzazione, innovazione ed efficienza operativa. Sale anche Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali, che guadagna l’ottava posizione e Roberto Colaninno, che guadagna la quindicesima posizione grazie alla presentazione della Nuova Aprilia RS-GP, che correrà il prossimo Mondiale di Moto GP, alle celebrazioni dei 130 anni della Piaggio e ai nuovi obiettivi per il prossimo anno finanziario.
Chi scende - A causa dei minori contenuti loro dedicati, perdono posizioni Flavio Cattaneo (-2), Marco Tronchetti Provera (-4) e Andrea Bonomi (-5). Perde due posizioni anche Diego della Valle a causa delle performance finanziarie negative registrate da Tod’s nell’ultimo anno.
Di seguito la classifica completa:
• Urbano Cairo (Cairo Communication-La7-RCS) 75,9
• Sergio Marchionne (Fca) 75,8
• Giuseppe Recchi (Telecom Italia) 62,6
• Claudio Descalzi (Eni) 61,3
• Francesco Starace (Enel) 59,3
• Flavio Cattaneo (Telecom Italia) 58,1
• Diego della Valle (Tod’s) 57,9
• Philippe Donnet (Generali) 53,4
• John Elkann (Fca) 52,5
• Marco Tronchetti Provera (Pirelli) 51,9
• Remo Ruffini (Moncler) 50
• Marina Berlusconi (Fininvest) 47,9
• Andrea Bonomi (INVESTINDUSTRIAL) 47,8
• Francesco Caio (Poste Italiane) 47,8
• Roberto Colaninno (Piaggio) 47,6
• Alessandro Falciai (Mps) 47
• Alberto Nagel (Mediobanca) 45,3
• Carlo Cimbri (Unipol) 43,2
• Ennio Doris (Mediolanum) 42,9
• Marco Morelli (Mps)39,8
• Mauro Moretti (Leonardo SPA) 33,3