Economia
Manager, la ricetta "pepata" del grande vecchio Francesco Micheli
Network, giornali, cultura: così il "raider" è diventato un numero uno
Festival dell'Economia di Trento, l'intervista del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino a Francesco Micheli
Crearsi un network, leggere i giornali (digitali e cartacei, anche quelli stranieri), ma anche arricchirsi con il bello, con la conoscenza, la letteratura e l’arte. Ascoltare la musica. E quando bisogna prendere una decisione importante, andare al museo, come faceva l'Avvocato Agnelli. È questa la ricetta "pepata" di Francesco Micheli per diventare un numero uno.
Chi è Francesco Micheli Francesco Micheli ha dato vita a startup di successo come Fastweb (2000) e Genextra (2003) con Umberto Veronesi. Oggi è presidente di Nextalia, lanciata da Francesco Canzonieri. |
Micheli, “un fuoriclasse” come lo ha definito il direttore Perrino, con 50 anni di protagonismo alle spalle, non è un manager, lo ha fatto all'inizio, ma poi ha scelto di essere imprenditore, quindi il suo racconto al Festival dell’Economia di Trento ci dà il punto di vista di imprenditore e finanziere focalizzato sull'innovazione. E sulla cessione del 41% di Ita a Lufthansa Micheli spara a palle incatenate: "Una classe dirigente inadatta".
Le skills su cui puntare per diventare un numero uno
“Essere giovane oggi è molto più difficile rispetto ai nostri tempi, esisteva l'ascensore sociale, bastava essere intelligenti e con voglia di lavorare. Le porte del lavoro oggi sono più serrate. Oggi credo che per i giovani sia fondamentale non essere addicted alla sovraesposizione, ovvero non devono voler apparire ma 'essere'”, così, Francesco Micheli risponde al direttore Perrino spiegando che “sono ancora validi certi metodi” e la cosa importante oggi è “crearsi un network, dei rapporti”.
“Mio padre - spiega Micheli - mi ha insegnato la musica e proprio la musica mi ha consentito di fare cose belle con il mio giornale 'Il nuovo'. Si deve inoltre stare vicino ai compagni più bravi perché vuol dire entrare in un circolo, l'ascensore sociale di oggi è il network”.
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L'importanza di leggere i giornali
Secondo Micheli anche leggere i giornali è fondamentale. “Hanno tante sfaccettature così come una pluralità di attori e quindi di visioni”, spiega. “È fondamentale leggere i giornali, digitali e cartacei, anche quelli stranieri. Essere aggiornatissimi ti mette nella condizione di avere opportunità concrete. Sono tempi non confortanti e proprio per questo è più facile emergere”. Inoltre, “tante iniziative oggi sono prese dalle macchine. Internet ha portato al pensiero unico e i manager di oggi tendono a studiare tutti sullo stesso manuale. Spicchi se sei un solista”.
Laurea in economia e master: sono ancora importanti per diventare dei numeri uno?
Quanto è importante avere i titoli di studio giusti? “La laurea è sempre indispensabile anche se tanti imprenditori non si sono mai laureati. Le università di oggi sono decisamente migliori di quelle di una volta, ma i laureati italiani sono 4mila all'anno, fanalino di coda rispetto all'Europa”. Il master, invece, per Micheli “era una forma di competitività, ma oggi non se ne parla più. Col master hai qualche skills in più magari”.
Francesco Micheli e Angelo Maria Perrino