Economia
Manova, Gualtieri a caccia di 35 miliardi. Tempi stretti. L'agenda del Tesoro
Il successore di Tria prepara il "biglietto da visita" del M5S-Pd con cui la nuova maggioranza si presenterà agli italiani
Il Conte-bis "riduce il rischio di una contrapposizione con la Ue, ma non fornisce ancora piena chiarezza su importanti scelte di politica fiscale ed economica". E in autunno l’Italia è attesa alla prova di una legge di Bilancio con cui si dovrà "ridurre il debito pubblico mentre la crescita economica resta debole" e occorrerà sterilizzare l'aumento dell'Iva ricorrendo a "sostanziali tagli di spesa, aumenti di tasse alternativi o una significativa revisione della spesa fiscale".
Mentre c’è attesa per quello che dirà domani Moody's, che a mercati chiusi si esprimerà sul rating dell'Italia (il giudizio è Baa3 con outlook stabile, l'ultimo scalino nell'area dei titoli considerati sicuri prima del “non investment grade”), il report odierno di Fitch, l’altra agenzia delle tre grandi sorelle del rating, riassume in poche righe tutte le sfide che aspettano Roberto Gualtieri al Tesoro. Lo storico a cui Giuseppe Conte ha affidato le redini dell’economia italiana e il controllo dei conti pubblici.
Al punto numero uno, il programma M5S-Pd disegna subito l’impianto della prossima legge di Bilancio che dovrà decretare lo stop all’aumento dell’Iva, tagliare il cuneo fiscale, introdurre il salario minimo orario e mettere in campo misure per sostenere le famiglie, incentivare le nascite e aiutare i disabili. E’ presto per dare numeri definitivi, ma tra Iva (23,1 miliardi di euro), spese indifferibili (circa 3 miliardi) e cuneo fiscale (4-5 miliardi, ammontare che però la Confindustria ha già bollato come insufficiente) si arriva a quasi 31 miliardi di euro. Un conto che, per dare spazio anche agli altri desiderata della coalizione giallo-rossa previsti al punto uno del programma di governo, salirà oltre quota 35 miliardi.
E’ vero che, grazie al ritrovato feeling con i mercati, con questi livelli di spread, secondo alcune stime, le finanze pubbliche si beneficeranno a regime di circa 5 miliardi di euro, ma considerando i 12 miliardi circa di nuova flessibilità che la coppia Gualtieri (esperto conoscitore delle dinamiche europee) Gentiloni, futuro puntello importante dell’Italia in Commissione dotato di portafoglio “economico”, all’appello mancano oltre la metà delle coperture della mega-manovra che il successore di Giovanni Tria dovrà scrivere.
In più, è sicuramente un dato di fatto che il governo giallo-rosso sia stato salutato con grande favore da Bruxelles (il commissario uscente al Bilancio Guenter Ottinger, un falco tedesco, ha parlato espressamente di “ricompensa” per il Conte-bis), ma il nostro Paese non potrà esagerare. Il motivo? La flessibilità significa deficit, che si può scomputare dai calcoli del Patto di stabilità, e debito, ma la nuova flessibilità che l’Italia potrà contrattare sarà legata a un nuovo programma disegnato per contrastare la pericolosa china del rapporto debito/Pil. Rapporto che quest’anno, a causa della stagnazione e del mancato programma da 18 miliardi di privatizzazioni che non è stato attuato (come invece aveva promesso Giovanni Tria a dicembre dello scorso anno), tornerà a salire.
Cosa farà Gualtieri per tagliare il debito? L’agenda è serrata. Entro il 27 settembre, il Tesoro dovrà rivedere il quadro di finanza pubblica con la Nota di aggiornamento al Def, che disegnerà l'orizzonte di riferimento della prossima manovra da 35 miliardi. Quadro in cui dovranno trovare spazio anche le decisioni sulla correzione del debito per il prossimo anno. Subito dopo, ci saranno due settimane in cui Gualtieri dovrà far saltare fuori tutte le coperture per il primo grande intervento di politica economica con cui la nuova maggioranza M5S-Pd si presenterà al Paese: entro il 15 ottobre la Commissione europea aspetta il Programma di bilancio italiano. Il tempo stringe.