Economia

Manovra, 2 miliardi dalle microtasse. Via libera dalla Ragioneria dello Stato

199 articoli, lunedì il testo arriva in Senato

La legge di bilancio è chiusa. La Ragioneria dello Stato ha certificato i 199 articoli della finanziaria che lunedì approderà in Senato per l'esame parlamentare. Dovrà essere convertita in legge entro il 31 dicembre ed entrerà in vigore l'1 gennaio 2020. Si tratta di una manovra da 30 miliardi, di cui 16 coperti in deficit e 14 da tasse, tagli e nuove entrate dalla lotta all'evasione. Vediamo le novità e il peso delle misure, come emerge dalla relazione tecnica che accompagna il provvedimento.

La manovra 2020 introduce nuove tasse per 2 miliardi nel 2020 e 4 miliardi nel 2021. Tra queste, la plastic tax - che da sola vale un miliardo il primo anno e 2,2 miliardi il secondo - la sugar tax sulle bevande zuccherate (233 milioni nel 2020 e 262 milioni nel 2021), la tassa sulle auto aziendali ad eccezione dei veicoli ibridi ed elettrici (332 milioni nel 2020, poi su fino a 378 milioni nel 2022), la stretta sulle agevolazioni fiscali legate solo ai pagamenti digitali (produrrà 868 milioni), la "drum" tax, sulle sigarette fatte col tabacco per le quali occorre acquistare cartine e filtri (31 milioni all'anno).

Il nuovo bonus bebè andrà a 440 mila nuovi nati nel 2020, di cui 140 mila in famiglie povere. Un terzo dei benificari riceverà il massimo dell'assegno - 160 euro al mese - perché l'Isee familiare è sotto i 7 mila euro. La metà degli assegni sarà maggiorato del 20% perché va ai figli dal secondo in poi. La manovra stanzia poi 190 milioni aggiuntivi sul 2020 - e poi gradualmente su fino a 291 milioni nel 2029 - per il voucher nidi che raddoppia da 1.500 a 3.000 all'anno, ma viene limitato solo a famiglie con Isee basso. Nel 2019 ci sono state 290 mila domande di vocuher a fronte di posti pari a circa 350-360 mila.

L'abolizione del superticket sanitario costa 185 milioni, perché la misura parte dall'1 settembre 2020 e vale anche per le ricette di specialistica ambulatoriale, "fatta salva la possibilità per le Regioni di introdurre in sostituzione misure alternative con effetto finanziario equivalente anche in ambiti diversi". Dal 2021 la spesa per l'erario sale a mezzo miliardo all'anno (554 milioni).

La flat tax al 15% per le partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro viene mantenuta. Ma si introducono dei paletti, seppur limitati rispetto alle versioni originali della manovra. Questa stretta consente allo Stato di risparmiare 894 milioni nel 2021 e 568 milioni nel 2022. Il paletto più pesante è il divieto di cumulo per chi ha altri redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30 mila euro all'anno. L'altra flat tax - quella al 20% per le partite Iva tra 65 mila e 100 mila euro, voluta dal governo Lega-M5S e che doveva scattare nel 2020 - viene invece cancellata. Lo Stato risparmia 154 milioni l'anno prossimo, ben 2,5 mld nel 2021 e 1,5 miliardi nel 2022 (quando la norma entrava a regime).