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Economia
Manovra, addio Rdc dopo il primo rifiuto. Contante a 5mila e condono fiscale

Manovra, le pensioni minime a 600€. Arriva la "Carta Risparmio Spesa"

Il governo a guida Meloni ha varato la tanto attesa legge di Bilancio. Una misura da 35 miliardi, si tratta del primo documento di programmazione pluriennale: riguarderà il biennio 2023-2025. La premier, alla fine del Consiglio dei Ministri, parla di una manovra "importante e coraggiosa" a sostegno "dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà". Poi chiosa: "L'Italia torna a correre". Due terzi delle risorse sono concentrate in favore di misure per la mitigazione del caro energia.

Manovra, governo: abolizione del Reddito di Cittadinanza dal 2024

Per reperire risorse, tra i punti del documento spicca l'avvio del percorso di "abolizione del reddito" di cittadinanza, nella forma attuale, con la riduzione ad 8 mesi per il 2023 in luogo degli attuali 18 rinnovabili e la previsione di una riforma dal 2024. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decadrà il sussidio. La stessa cosa avverrà anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua di lavoro. Il reddito sarà poi abrogato dal 1 gennaio 2024 e verrà sostituito da una nuova riforma.

Manovra finanziaria 2023: 21 mld per contrastare il caro energia

Per contrastare la corsa dell'inflazione e la riduzione del potere di acquisto viene istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Dal 1° gennaio 2023, invece, la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro. Le risorse destinate alle misure contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023 ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, il rifinanziato fino al 30 marzo 2023 del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Manovra, governo: taglio al cuneo fiscale e aumento assegno unico

Per il comparto sanità vengono stanziati 1,4 miliardi per il 2022 e 500 milioni per il 2023 mentre per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, ci sono circa 3.1 miliardi complessivi. Con il resto delle risorse l'esecutivo avvia alcuni provvedimenti. Tra questi c'è il taglio del cuneo fiscale, che vale 4.185 miliardi, tutto a beneficio dei lavoratori, fino 3% per i dipendenti con redditi fino a 20mila euro e del 2% per quelli fino a 35.000 euro. Poi la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile (tampon tax). E ancora: aumento dell’assegno unico per le famiglie, agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, proroga delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani, la flat tax incrementale.

Manovra finanziaria: pensioni minime alzate a 600 € e tregua fiscale

In materia fiscale ci sono l'estensione della flat tax fino a 85.000 euro per lavoratori autonomi e partite Iva, quella incrementale, la detassazione ai premi dei dipendenti e un intervento di “tregua fiscale” con stralcio delle cartelle fino al 2015 per un importo massimo di mille euro. Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di opzione donna rivisitata e Ape sociale, arriva una indicizzazione al 120%, con le minime che salgono dagli attuali 523 euro a quasi 600. Viene introdotto per il 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico a quota 103 che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi invece decide di restare a lavoro.

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