Economia
Manovra, ecco le tasse per finanziarla: plastica, zucchero, Amazon, giochi...
Allo studio una nuova “voluntary disclosure” sui capitali detenuti all’estero
Governo a caccia di risorse: spunta un esercito di nuove (o vecchie) tasse
Il governo è a caccia di fondi per la manovra. E spuntano così nuove tasse, visto anche che quella sulle banche sembra essere stata ormai molto ridimensionata. Secondo la Stampa vengono intanto ripescate "quelle congelate, come la «sugar» e la «plastic tax», o cavalcando evergreen come la tassa su giochi e lotterie". Il governo, in vista della nuova legge di bilancio spera di ottenere dalla trattativa in corso con Bruxelles spera di poter ottenere 10 miliardi di euro in più di margine alzando dal 3,5 a oltre il 4% il deficit previsto per il 2024.
Ma per far quadrare i conti servirebbero più di 30 miliardi di euro, sostiene la Stampa, e arrivare a trovarne 20 sarebbe però già un miracolo. "Il problema è che al momento le risorse certe su cui poter contare si fermerebbero a quota 5,5". Ed ecco allora "la «plastic tax» e la «sugar tax», introdotte tra il 2019 ed il 2020 e poi subito sospese per le proteste delle imprese interessate, due interventi che sommati tra loro valgono circa 650 milioni di euro. Poi potrebbe tornare nel mirino il settore dei giochi, dalle concessioni per le slot alle vincite".
Secondo la Stampa, "un’altra possibilità è quella di riesumare la «tassa Amazon» sulle consegne a domicilio. Col nuovo anno debutteranno poi sia la tassa del 15% sulle multinazionali che il concordato preventivo biennale (che si pensa possa fruttare 1-2 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo), ma senza avere certezza del loro gettito non è pensabile di poterci contare".