Economia
Manovra, Meloni taglia sui migranti e dà più soldi a Polizia e Forze armate
Polemica su uno degli emendamenti depositati giovedì a tarda sera dal governo che prevede stanziamenti per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del fuoco
Manovra, Meloni taglia sui migranti e dà più soldi a Polizia e Forze armate
Bufera sulla Legge di Bilancio e in particolare su uno degli emendamenti depositati giovedì a tarda sera dal governo che prevede stanziamenti per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del fuoco. Misure, queste, applaudite da tutto il centrodestra a partire dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Ma, per recuperare i 100 milioni necessari, viene sforbiciata la dote lasciata per consentire le modifiche parlamentari e tagliato di 15 milioni l'anno - per 3 anni - anche il nuovo fondo per l'accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati. Lo scrive Sky Tg 24. Le opposizioni, in particolare il Pd, scrive Sky, "parlano di “governo in tilt” e rischio di esercizio provvisorio. Dal M5S si esclude qualsiasi "condivisione" del percorso con la maggioranza. A inasprire gli animi questa volta sono, come detto, gli stanziamenti per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del Fuoco, applaudite in batteria da tutto il centrodestra. Per recuperare questi 100 milioni a farne le spese è, prima di tutto, la dote già esigua lasciata per consentire le modifiche parlamentari".
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Ma viene sforbiciato di 15 milioni l'anno per 3 anni anche il nuovo fondo per l'accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati, anche a favore dei Comuni interessati, creato ad hoc dall'esecutivo con il decreto Anticipi. Il tesoretto per le Camere viene di fatto dimezzato per i prossimi due anni, passando da 100 a 50 milioni (52 nel 2025), e ridotto anche per gli anni a venire di 25 milioni l'anno. Già il governo, ricorda il presidente dei senatori Dem Francesco Boccia, ha "vietato ai senatori della maggioranza di presentare emendamenti", poi "scippa" i fondi parlamentari e in più non ha ancora depositato "gli annunciati emendamenti sul ponte di Messina e sulle infrastrutture per i quali ormai siamo fuori tempo massimo".