Economia
Marina Rinaldi, taglie forti perdono colpi: mln di perdite per la moda curvy
Le “taglie forti”, appesantite dal rosso, devono “dimagrire”: barcolla l'azienda controllata dalla Max Mara Fashion Group che fa capo alla dinastia Maramotti
In perdita il marchio di moda Marina Rinaldi, i Maramotti hanno imposto alla loro controllata una “cura dimagrante” mediante una doppia scissione
Le “taglie forti” sono appesantite dal rosso e perciò devono “dimagrire”. E’ quello che sta accadendo in Marina Rinaldi srl, l’azienda di Reggio Emilia controllata dalla Max Mara Fashion Group (Mmfg) che fa capo alla ricca dinastia dei Maramotti, fra l’altro proprietari del Credem. Marina Rinaldi, infatti, è da sempre sinonimo di abbigliamento per donna comodo, rivolto alle “curvy”.
Ma l’azienda anche se nel 2022 ha visto le vendite crescere a 113 milioni di euro dai 100 milioni dell’anno prima, ha alcune difficoltà reddituali tanto che nell’ultimo biennio ha accumulato perdite per 12 milioni (interamente ripianate) e si trova con un patrimonio netto di circa 20 milioni a fronte di 50 milioni di debiti.
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Così i Maramotti hanno imposto alla loro controllata una “cura dimagrante” mediante una doppia scissione: la prima che ha trasferito da Marina Rinaldi all Max Mara srl (a sua volta detenuta da Mmfg) il ramo d’azienda organizzato per l’esercizio dell’attività industriale di progettazione, realizzazione e commercializzazione di capi d’abbigliamento contraddistinti dai brand “Marina Rinaldi” e “Persona by Marina Rinaldi” oltre a due partecipazioni (Comtex e San Maurizio). Il tutto per un attivo di 4,63 milioni a fronte di un passivo di 4,1 milioni per un netto patrimoniale trasferito di 501mial euro e così nella società scissa rimarrà la sola gestione di punti vendita di abiti e accessori.
La seconda scissione ha ulteriormente dimagrito il perimetro dell’azienda in perdita che ha trasferito a Dedimax srl (sempre controllata da Mmfg) il magazzino sito in via Mazzacurati a Reggio Emilia: in tal modo il patrimonio netto di Marina Rinaldi diminuirà di 7,6 milioni. E non solo: perché qualche settimana fa Mmfg ha staccato un assegno di 28 milioni che è finito in conto capitale di Marina Rinaldi.