Economia
Confitarma, maggiore attenzione e nuova governance per il settore marittimo
Mattioli: "Con oltre 33 miliardi di euro di beni e servizi prodotti e un Pil nazionale del 2%, l'economia del mare è una risorsa fondamentale per il Paese"
Difendere e rafforzare la competitività della flotta italiana dev’essere tra le azioni prioritarie del nuovo governo. Come la rimozione degli ostacoli, tra cui le norme e le procedure burocratiche, che ne frenano l’ulteriore sviluppo. Per questo motivo il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, auspica che il nuovo esecutivo dedichi maggiore attenzione al settore marittimo. “In questo delicato momento per il Paese, a nome della Confederazione Italiana Armatori, che ho l’onore di presiedere, richiamo l’attenzione sull’esigenza di dare una governance dedicata al comparto marittimo in grado di dare un maggior slancio all’economia del mare -afferma Mattioli- da sempre una risorsa fondamentale per il Paese, che oggi con oltre 33 miliardi di euro di beni e servizi prodotti, rappresenta il 2% del Pil nazionale complessivo e dà lavoro a quasi 500mila persone. La parte prevalente dell’economia del mare ruota attorno al trasporto marittimo di merci e passeggeri, ed è quindi imperativo preservare e rafforzare la competitività della flotta mercatile di bandiera italiana”.
“Un organismo dedicato alle peculiari esigenze del mondo marittimo-portuale è assolutamente necessario -aggiunge il presidente di Confitarma- anche per affermare nel nostro Paese una concreta blue economy”. “In quest’ottica -conclude Mattioli- Confitarma, la principale espressione dell’industria armatoriale italiana, ha avviato da tempo un progetto per dare una voce forte e unitaria alle componenti industriali del mondo marittimo ed essere il punto di riferimento per la futura strategia marittima e logistica al servizio del Paese. Anche in qualità di Presidente della Federazione del mare, che rappresenta il cluster marittimo nazionale, ritengo che, in questo momento di particolare complessità in Italia, sia matura la possibilità di dare vita ad un coordinamento politico ed amministrativo dedicato alla marittimità del Paese, imprescindibile risorsa naturale, economica e geopolitica da valorizzare, tutelare e accrescere nell’interesse nazionale”.