Economia

Mazzarella, Goitini, Grieco, Tavano: nel credito è l'ora delle banchiere

di Andrea Deugeni

Ad aprile due donne ai vertici delle banche: Mazzarella presidente di Bper e Goitini nuove Ceo di Bnl. I capi "rosa" nell'ex foresta pietrificata del credito

E’ molto presto per dire che si tratta di una rivoluzione, perché in banca, come certifica anche l’ultimo rapporto pubblicato dalla Consob assieme alla Banca d’Italia e al Dipartimento delle Pari opportunità, solo l’1% degli amministratori delegati è donna. Però l’arrivo di Maria Mazzarella alla presidenza della modenese Bper, terza banca italiana candidata a grande protagonista della stagione del risiko per creare il terzo polo bancario alternativo alle big Intesa-Sanpaolo e UniCredit, è certamente un altro bel segnale per un mondo, quello del credito, a connotazione prettamente maschile.

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Maria Mazzarella, nuovo presidente di Bper

Un altro bel segnale perché segue l’arrivo a fine gennaio (cooptazione in consiglio e incarico formalizzato a fine aprile) sulla tolda di comando di Bnl-Paribas della 51enne ex UniCredit Elena Goitini (nella foto in alto), prima donna Ceo di una grande banca in Italia.

Mazzarella, 62 anni di Teramo, attuale numero uno di Banca Finnat, ha iniziato la carriera lavorativa come ricercatrice del Censis, per poi passare come analista al MedioCredito Centrale e in seguito a Sviluppo Italia. Esperienze, a cui sono seguite permanenze un po' più lunghe al Tesoro come dirigente per le privatizzazioni nell’era di Mario Draghi direttore generale e poi ai vertici dell’Ivass, l'authority che vigila sul mercato delle assicurazioni dove duranta la scalata di Unipol a FonSai ha conosciuto l'amministratore delegato della compagnia bolognese Carlo Cimbri che ora l'ha voluta al vertice della banca emiliana. Istituto dove Cimbri è il primo azionista con il 18,9%.

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Marina Natale, Ceo di Amco

Goitini, invece milanese, bocconiana, ha scalato UniCredit: entrata nel Credito Italiano, si è occupata prima di HR, poi dell’organizzazione del private banking, esperienza al termine della quale ha farro le valigie per cogliere al volo le opportunità di carriera offerte dall’espansione europea della banca di Piazza Cordusio nell’era Profumo.

Prima è andata a Vienna e poi a Varsavia a seguire il consumer banking dell'ex controllata polacca Bank Pekao. Tornerà in Italia a seguire il retail e concludere la sua scalata a UniCredit come capo dell’area Sud della banca.

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Patrizia Grieco, presidente di Mps

A fare da apripista a Goitini e a Mazzarella sono state nel corso del tempo altre banchiere ora ai vertici dei gruppi italiani. Sempre un ex UniCredit, dov’è stata chief financial officer e il cui nome spunta spesso fuori quando si tratta di trovare nuovi banchieri da mettere a capo degli istituti italiani, Marina Natale guida Amco, la società a controllo pubblico specializzata nei non performing loans. 

Ma anche il Montepaschi, sempre a guida Via XX Settembre, ha nominato ben due presidenti donne di fila: Stefania Bariatti e l'ex Enel Patrizia Grieco (in carica), mentre Lucia Calvosa, attuale presidente del colosso petrolifero Eni dopo Emma Marcegaglia, è stata presidente della Cassa di Risparmio di San Miniato.

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Alessandra Perrazzelli, vice direttore generale di Bankitalia

Tra le altre donne salite ai vertici delle banche italiane spiccano Alessandra Parrazzelli, già country manager di Barclays in Italia e oggi membro del Direttorio e vice direttore generale di Bankitalia e Anna Tavano che guida il colosso mondiale del credito Hsbc in Italia dal dicembre 2018 dopo una lunga carriera in un altro big player del credito: l’americana CitiGroup

@andreadeugeni