Economia
Mediaset Espana in dote. Il primo step del polo con Prosieben. Rumors
di Luca Spoldi
e Andrea Deugeni
Mediaset rimbalza in Borsa, col titolo che chiude a 2,611 euro per azione in rialzo dell’1,32% nonostante il consiglio di vendita giunto ieri da un “peso massimo” come Goldman Sachs, che assegna al titolo italiano un prezzo obiettivo di 2,49 euro. Parte del merito di questo ritorno d’interesse è legata al progetto del polo della televisione commerciale generalista che il gruppo di Cologno Monzese sta portando avanti. Un progetto che sta andando avanti, come testimonia anche il +4,23% messo a segno oggi da ProSiebienSat.1, ma non passerà per una holding stile Essilux (ossia a cui avrebbero dovuto far parte le società operative), ipotesi ufficialmente smentita dal gruppo che fa capo alla famiglia Berlusconi.
Così nelle sale operative ci si interroga su quale architettura alternativa possa essere allo studio. Secondo quanto rivelano ad Affaritaliani.it alcune fonti vicine alla vicenda, allo studio dei vertici del Biscione c'è l’ipotesi del coinvolgimento di Mediaset Espana, come già ipotizzato a inizio anno quando il titolo oscillava tra i 5 e i 5,5 euro per azione, livelli che non si vedevano dall’aprile 2013 e che rendevano l’ipotesi di un riacquisto delle “minorities” (Mediaset controlla il 51,63% del capitale, un altro 4,2% è stato riacquistato dalla società attraverso un buy-back).
Ipotesi che ha un problema: nel frattempo il prezzo di Mediaset Espana è risalito ed oggi riacquistare il 44% di una società che in borsa capitalizza 2,1 miliardi equivale a investire oltre 900 milioni, praticamente tutto quanto rimane in cassa dopo l’acquisizione del 9,6% di ProSiebienSat.1.
E’ però vero che la controllata spagnola ha da tempo rapporti consolidati col gruppo tedesco (le due società, insieme ai francesi di Tf1, nel 2017 lanciarono la joint venture Ebx per il business dell’advertising online a livello europeo) e dunque l’ipotesi ha una sua razionalità. Ipotizzando che Mediaset apporti a ProSiebienSat.1, che oggi capitalizza circa 3,5 miliardi di euro, il 100% di Mediaset Espana ad una valutazione non troppo distante dagli attuali valori di borsa, ad esempio intorno a 1,8-2 miliardi, nascerebbe un gruppo da circa 5,3-5,4 miliardi di euro di cui Mediaset in caso di operazione interamente “carta contro carta” arriverebbe a detenere quasi il 40% rispetto al 10% scarso attuale.
Il tutto, se non fosse necessario riacquistare preventivamente le minorities, senza intaccare l’ipotesi di utilizzare una parte dei circa 700 milioni che ancora restano nelle casse di Cologno Monzese dopo il blitz in ProSiebienSat.1 per distribuire un dividendo straordinario la prossima estate. Riuscire ad apportare Mediaset Espana, fosse pure sulla base di una valutazione “generosa” per gli azionisti di ProSiebienSat.1, da un lato dimostrerebbe la volontà di procedere in modo amichevole sulla base di considerazioni squisitamente industriali ed economiche.
Dall’altra blinderebbe il controllo del nascente polo televisivo europeo senza danneggiare gli interessi dei soci italiani.
A quel punto il polo potrebbe poi allargarsi anche ai francesi di Tf1 (1,8 miliardi di capitalizzazione, oggi salita del 5,15% in Borsa a Parigi), sempre lasciando in mano a Mediaset, ai valori attuali, una quota vicina al 30% di un soggetto che avrebbe le carte in regola per dire la sua sul futuro della televisione commerciale europea.