Mediobanca, soci confermano Nagel e Pagliaro. Alierta e Tononi in Cda
Approvato il bilancio e rinnovati gli organi sociali
"Oggi la partecipazione di fondi istituzionali è cospicua e particolarmente gradita: questa evoluzione da una banca che apparteneva a un patto di sindacato è un percorso secondo noi fisiologico, ben gestito e senza strappi, da cui non vediamo delle minacce".
Accoglie così l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, la forte presenza dei fondi, tipica del libro soci di una public company, all'assemblea della merchant bank milanese chiamata ad approvare il bilancio di esercizio e a rinnovare il consiglio di amministrazione.
Gli istituzionali erano presenti con il 29,6% del capitale, mentre la quota sindacata è oggi al 30,69%, ma di fatto con l'uscita di Pirelli e della famiglia Zannoni è già al 28,65%. Gli azionisti hanno approvato il bilancio dell'esercizio 2016-2017 archiviato con un utile netto di 750 milioni (+24%) e ricavi pari a quasi 2,2 miliardi (+7%).
L'assemblea annuale ha tenuto a battesimo anche la nuova governance, che vede un board più snello (15 componenti) e una maggiore presenza di amministratori indipendenti. Il consiglio d'amministrazione nominato dall'assemblea, che sarà in carica per il triennio 2018-2020, risulta composto da: Renato Pagliaro (presidente), Alberto Nagel, Francesco Saverio Vinci, Cesar Alierta, Maurizia Angela Comneno, Marie Bolloré, Maurizio Carfagna, Maurizio Costa, Valérie Hortefeux, Elisabetta Magistretti, Alberto Pecci, Massimo Tononi, Gabriele Villa, Angela Gamba e Alberto Lupoi.
Gli ultimi due nominativi sono stati tratti dalla lista di minoranza presentata da un gruppo di investitori prefessionali, che ha ootenuto il 42% circa del capitale presente in assemblea (pari al 64,4% del capitale totale), mentre la lista di maggioranza presentata da UniCredit ha raccolto il consenso del 56% circa del capitale presente.
L'assise dei soci ha inoltre nominato il collegio sindacale, approvato le politiche di remunerazione e il compenso della società di revisione. Il nuovo board si è riunito subito dopo la conclusione dell'assemblea per determinare tra l'altro la composizione dei comitati.