Economia

Ue e Mercosur, firmato l’accordo di libero scambio. Von der Leyen: "Giornata storica, vittoria per l'Europa" 

Via libera all'accordo. Muro degli agricoltori Ue: i prodotti sudamericani avrebbero un vantaggio competitivo a scapito di quelli europei, e potrebbero essere venduti a prezzi inferiori

di Redazione

Ue e Mercosur, firmato l’accordo di libero scambio. Von der Leyen: "Giornata storica, vittoria per l'Europa" 

"Questa è una giornata storica, una pietra miliare. Si tratta di un accordo equilibrato e ambizioso". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen annunciando in conferenza stampa il raggiungimento dell'accordo tra Ue e Mercosur. "Questo accordo è figlio di visioni condivise: nel 1994 il mio predecessore Jacques Delors era qui a Montevideo per condividere visioni comuni. Oggi stiamo trasformando questa visione in realtà. In un mondo sempre più diviso lanciamo un messaggio: dimostriamo che le democrazie possono accordarsi. Non è solo un economia ma una necessità politica, crediamo che la cooperazione porti progresso e prosperità". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, dal vertice dei leader del Mercosur a Montevideo. 

"Creiamo un mercato da 700 milioni di persone. Gli accordi commerciali vanno oltre l'economia, riflettono i nostri valori comuni, e l'accordo Ue-Mercusur riflette il nostro impegno contro la deforestazione e per l'attuazione degli accordi di Parigi". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa a Montevideo parlando di una "intesa win-win". "Gli investimenti strategici europei saranno facilitati, e andranno a impattare settori che sono legati alla quotidianità delle persone. E, rivolgendomi agli europei dico: questa intesa è una vittoria per l'Ue. Questa è la realtà", ha aggiunto.

"Oggi abbiamo siglato un accordo storico che crea la più grande zona di libero scambio del mondo: in un momento in cui abbiamo bisogno di notizie positive, questo è un grande sviluppo tra partner di lunga data". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "Per gli europei si apre una vasta regione con cui commerciare liberamente, compreso l'accesso a materie prime fondamentali, e diminuisce il rischio che i concorrenti ci sostituiscano in nostra assenza. L'accordo crea un mercato per oltre 700 milioni di persone e fa risparmiare alle imprese europee miliardi di euro all'anno in tariffe. Per entrambe le parti, porterà a molti più posti di lavoro e opportunità. Si tratta di una buona politica estera e di un buon giorno per l'Ue e per i nostri partner in America Latina". 

L'annuncio da parte della Commissione europea di un accordo commerciale tra l'Ue e il Mercosur "impegna solo la Commissione". Lo ha detto la ministra francese dimissionaria con delega al Commercio estero, Sophie Primas. "Chiaramente oggi non è la fine della storia. Quello che accade a Montevideo non è la firma di un accordo ma semplicemente la conclusione politica del negoziato. E questo impegna solo la Commissione, non gli Stati membri", ha dichiarato all'Afp, aggiungendo che "la Commissione prende le sue responsabilità di negoziatrice, ma questo impegna solo lei".

Che cos'è il Mercosur e perchè gli agricoltori Ue sono critici 

Il Mercosur, ossia il "Mercado Común del Sur", è l’organizzazione regionale (che si ispira allo spirito del mercato unico europeo) che ha creato un’area di libero scambio tra Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, anche se contempla altri Paesi associati. I negoziati con i Paesi europei per l’abbattimento delle barriere commerciali si sono aperti nel 1999 e sono stati chiusi nel 2019. 

Contrari all'accordo sono gli agricoltori Ue che temono di subire gli effetti sui prezzi della liberalizzazione commerciale. Il settore agricolo, infatti, è uno degli ambiti in cui l'Ue continua a mantenere barriere protezionistiche (attraverso la Pac). L’accordo con i Paesi del Mercosur, secondo gli agricoltori europei, porterebbe con sé problemi come la concorrenza sleale e il dumping, che andrebbero a vantaggio dei prodotti sudamericani, la cui produzione è tacciata di non rispettare standard ambientali, sociali e sanitari. In poche parole: i prodotti sudamericani avrebbero un vantaggio competitivo a scapito di quelli europei, e potrebbero essere venduti a prezzi inferiori. Per questo agricoltori e sindacati agricoli si sono mobilitati, nei giorni del G20 di Rio, organizzando dimostrazioni davanti alle istituzioni comunitarie a Bruxelles e in Francia. 

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