Economia
Meridiana, accordo con Qatar. 406 esuberi. Tagli del 20% ai salari
I sindacati di Meridiana: bene l'accordo ma troppi esuberi
Lieto fine per la vicenda Meridiana. Raggiunto l'accordo fra i sindacati e Qatar Airways che consente l'avvio di una concreta fase di sviluppo per il gruppo Alisarda, che controlla tra gli altri i marchi anche Air Italy. Qatar Airways sarà il nuovo proprietario del vettore sardo anche se con un limite del 49% mantenuto per non perdere i diritti di volo delle compagnie a maggioranza azionaria europea. Dopo una lunghissima trattativa a oltranza per sciogliere gli ultimi nodi dell'accordo e un braccio di ferro durato dalle 11 alle 3 del mattino al ministero dello Sviluppo, oggi si sono ritrovati attorno al tavolo ministeriale i sindacati, il viceministro Teresa Bellanova e il ministro Graziano Delrio il quale ha annunciato l'accordo con un tweet. Sciolte le ultime riserve sugli esuberi e passato al setaccio il contratto di lavoro, la discussione è terminata col via libera dei protagonisti del negoziato. Il contratto sarà della durata di 3 anni e il taglio degli stipendi ammonterà a circa il 20% ma principalmente per i piloti di Meridiana.
L'accettazione da parte dei sindacati delle condizioni (ok da Cgil, Cisl, Uil, Anpav e Anpac mentre Usb, Apm e Cobas non hanno siglato) era l'ultimo ostacolo alla firma da parte del gruppo di Doha del preaccordo con Meridiana che potrebbe essere siglato tra qualche ora. La società sarda entro poche settimane, sarà il nuovo braccio operativo in Italia di Qatar cui il ministro Delrio ha concesso la possibilità di effettuare voli cargo nel nostro Paese e di operare sulla rotta Doha-Milano-Chicago. I numeri: il personale in uscita scende a in totale 396 unità. I nodi da sciogliere erano legati soprattutto alla manutenzione e alla parte terra. Sindacati e viceministro si erano riuniti di nuovo dalla mattinata dopo una interruzione alle 3 di notte. Dopo lo scambio di mail tra Roma e Doha dove sono riuniti da ieri i vertici di Meridiana (il presidente Marco Rigotti) e il ceo Akbar al Baker che in tempo reale hanno valutato il corso della trattativa, è arrivato pochi minuti fa il via libera delle parti all'accordo.
Dopo aver dato un semaforo verde nella notte al contratto di lavoro - la bozza presentata da Qatar era sostanzialmente fuori dalle norme italiane in materia i volo - oggi si era discusso in particolare di quanti lavoratori sarebbero dovuti uscire dal ciclo produttivo. "Una trattativa lunga e difficile, ma consente ora di gettare le basi per un rilancio industriale di Meridiana", sono le prime parole del viceministro Teresa Bellanova. Gli esuberi sono sotto le 400 unità e importante è l'impegno contenuto nell'accordo in base al quale l'azienda è vincolata per 36 mesi ad attingere nel bacino dei lavoratori in mobilità per eventuali assunzioni". L'accordo quadro firmato oggi "è il passo necessario e indispensabile per poter avere una partnership. E ora il partner ha tutti gli elementi per fare la sua parte" ha invece spiegato il ministro Delrio. Il governo - ha assicurato - accompagnerà la compagnia fino all'accordo definitivo. Confidiamo di restituire al Paese una nuova compagnia efficiente".
La trattativa finale era iniziata ieri poco prima dell'ora di pranzo di una domenica romana di particolare afa e doveva concludersi entro sera pena la chiusura definitiva della compagnia del Golfo che avrebbe potuto lasciare il tavolo e voltare spalle al vettore sardo. Infatti, nel caso di una improvvisa retromarcia del vettore sarebbero state avviate le procedure di licenziamento per 955 dipendenti (880 in Meridiana Fly e 75 in Meridiana Maintenance), ai quali si devono sottrarre i circa 250 lavoratori che avevano già accettato la mobilità volontaria. Le trattative sono iniziate quasi 5 mesi fa: il 4 febbraio scorso era stato sottoscritto il Memorandum of Understanding per una partnership con la costituzione di una nuova holding in cui Qatar entrerebbe con il 49%.
Dopo che le trattative avevano rischiato un improvviso stop la scorsa settimana con l'irrigidimento degli arabi intenzionati a lasciare il tavolo per l'atteggiamento di chiusura dei sindacati, è interventuto con decisione il governo con il ministero dello Sviluppo che ha convinto gli arabi a tornare al tavolo prolungando i tempi della trattativa che scadeva oggi. Venerdì scorso, i sindacati avevano bocciato senza mezzi termini la proposta aziendale definendola "molto peggiorativa di quella che l'impresa aveva formulato in questi mesi". Ma nel corso del fine settimana il tavolo ministeriale ha ricucito ogni strappo fino alla stretta di mano di questo pomeriggio.