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Economia
Mfe, boom di ricavi pubblicitari: crescita del 6%. E il titolo balza in Borsa
Piersilvio Berlusconi

Mfe, la raccolta pubblicitaria nel primo semestre del 2024 cresce del 6%

Mfe vede i ricavi pubblicitari in crescita del 6% nei primi sei mesi dell'anno.  "Dopo aver chiuso i primi 3 mesi dell’anno molto bene, con una crescita complessiva in Italia e Spagna intorno al 6% rispetto al 2022, stimiamo, con tutta la prudenza del caso, che anche i primi 6 mesi del 2024 ci vedranno registrare una crescita dei ricavi pubblicitari del 6% circa". Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe durante un incontro con la stampa, a meno di un mese dalla presentazione dei palinsesti.

"Teniamo il passo" e "stiamo facendo meglio del mercato come raccolta sia in Italia che in Spagna", ha aggiunto Berlusconi. "Teniamo presente - ha precisato - che a giugno ci sono gli europei di calcio". In generale, nonostante permangano delle difficoltà e sia "tostissima" stare sul mercato, "la notizia è che il mercato che stiamo affrontano nei primi mesi del 2024 è un mercato tonico", ha sottolineato.

Dopo le dichiarazioni del ceo, Pier Silvio Berlusconi, sulla raccolta pubblicitaria, entrambe le classi di azioni hanno registrato un incremento in borsa con i titoli di Mfe A che a fine giornata sono saliti del 4,10%, mentre quelli di classe B hanno guadagnato lo 0,51%.

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Mfe, P.S.Berlusconi: "Prosiebensat dia risposte concrete su debito e asset non core"

Su Proiebensat “siamo soddisfatti degli ultimi passi”, sebbene “la situazione rimane abbastanza difficile perché Prosiebensat è in un momento delicato e i manager si devono dare una mossa”. Così, Pier Silvio Berlusconi, ad di MediaForEurope, interpellato sul progetto internazionale del gruppo, in occasione di un incontro con la stampa nella sede di Cologno Monzese.

Mfe, Berlusconi: "Con Vivendi rapporti cordiali, accordo fino al 2026

“Nell’ultima assemblea è stata una vittoria tattica”, ha aggiunto Berlusconi, sottolineando che oggi il Supervisory Board di Prosiebensat “è controllato da tutti i soci e non più dal management, come è giusto e normale che sia in un’azienda”. “Pensiamo che questo debba avere un effetto e che il management debba darci delle risposte concrete”, ha precisato l’ad. “La priorità è ridurre il debito e concentrarsi sul core business”. Per far questo, Pier Silvio Berlusconi resta convinto che la strada più giusta sia vendere le attività non core. 

"Con Vivendi non abbiamo particolari rapporti, se non rapporti cordiali", ma "penso che al momento siano soddisfatti". Così Pier Silvio Berlusconi, ad di MediaForEurope, interpellato sulla partecipazione del socio francese nel gruppo.

Con Vivendi "abbiamo un accordo fino al 2026 e a loro arrivano dei buoni dividendi. Per cui credo siano soddisfatti dell'accordo", ha detto Berlusconi, osservando che oggi il gruppo "ha problemi più complicati di cui occuparsi".






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