Economia
Mps, 1.600 nuovi esuberi. Il piano Morelli. Il titolo +100% in una settimana
Le azioni Mps sospese per eccesso di rialzo. La capitalizzazione del gruppo torna sopra il miliardo di euro
Rumors/ Fra una battuta e l'altra sul rialzo record di Mps ("così la gente imparerà a capire che la speculazione non è solo al ribasso", dice un gestore) nel parterre di Borsa si dà quasi per certo che il prossimo presidente di Mps sarà l'ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli... |
Mentre non si arresta il rally in Borsa di Mps che guadagna il 100% in una settimana riportando la capitalizzazione del gruppo sopra la soglia psicologica del miliardo di euro, il Cda della banca più antica del mondo ha approvato all'unanimità il piano industriale. Piano di cui iniziano a circolare i primi dettagli mentre l'amministratore delegato Marco Morelli incontrerà a breve i sindacati per illustrarne i contenuti.
Il piano di salvataggio Mps prevede 1.600 esuberi volontari, oltre ai 1.400 di quelli contemplati dal vecchio piano ancora da portare a termine, a fronte di 300 assunzioni, ha detto un sindacalista entrando nella sede milanese della banca dove è in corso un cda.
Poco prima un consigliere lasciando la banca ha detto che il piano è stato approvato all'unanimità. "E' un bellissimo piano e siamo fiduciosi" ha commentato il membro del board. Il titolo ha chiuso la seduta in rialzo del 28,28% a 0,347 euro, riportandosi sui livelli di metà luglio e superando nuovamente un miliardo di capitalizzazione.
Solo lunedì scorso aveva infatti chiuso a 0,1732 euro, che si confrontano con i 0,347 euro della chiusura odierna.Il bilancio da inizio anno è tuttavia ancora negativo (-71% circa).Oggi è passato di mano il 14,7% del capitale sociale. Sono infatti stati scambiati oltre 431 milioni di pezzi per un controvalore di 135 milioni di euro, oltre cinque volte i volumi registrati mediamente in una seduta negli ultimi 30 giorni. La capitalizzazione è risalita a 1,017 miliardi di euro.
"Dalla fine di luglio, quando vennero presentati i risultati semestrali e le linee guida del nuovo piano strategico, sono avvenuti molti cambiamenti. I vertici della banca (Viola e Tononi) si sono dimessi, e' stato nominato un nuovo amministratore delegato (Morelli) e i futuri piani economico-finanziari sono stati oggetto di profonda revisione. Domani questi ultimi verranno svelati al mercato, dopo mesi di indiscrezioni che hanno generato anche una forte volatilita' del prezzo di mercato del titolo", ha commentato Icbpi.
"Sugli aspetti chiave del piano non ci attendiamo grandi sorprese: dovrebbe ridursi l'entita' dell'aumento di capitale (originariamente previsto a 5 mld euro), a favore di una almeno parziale conversione in azioni dei debiti subordinati, mentre l'intervento sulle sofferenze dovrebbe essere confermato, con la possibile estensione delle cessioni a una parte delle inadempienze probabili.
Difficile stimare se e in che misura il management scarichera' gia' sui risultati del terzo trimestre i costi del piano di ristrutturazione (specie con riguardo all'aumento delle coperture sugli unlikely to pay, che il piano precedente prevedeva di incrementare fino al 40%). Ci attendiamo ricavi trimestrali di poco superiori a 1 mld (1,16 mld nel secondo trimestre), costi operativi di 642 mln e un risultato operativo di 383 mln", ha concluso Icbpi. "Il D-Day e' giunto" per Mps, hanno scritto gli analisti di Kepler Cheuvreux (rating hold, prezzo obiettivo a 0,45 euro non diluito). I punti chiave non noti, hanno sottolineato gli esperti, sono "se ci saranno diritti di opzione o meno sulle azioni che verranno emesse per gli attuali azionisti, la conversione volontaria o meno dei bond subordinati in equity e la redditivita' sostenibile post pulizia di bilancio".
Per gli analisti i nuovi target al 2019 "potrebbero includere una consistente riduzione del costo del funding dopo la ricapitalizzazione, nuovi risparmi di costi e un minor costo del rischio dopo la cessione di Npl/l'aumento della copertura sulle esposizioni non performanti. Per scambiare in linea con i peer regionali in termini di P/E (6,8 volte al 2018) su base fully diluted il management dovrebbe puntare a un utile netto di almeno 850 mln euro". La stampa, ha sottolineato Equita Sim (rating hold), riporta varie indiscrezioni, tra cui un obiettivo di utile 2019 a 1 mld euro per la good bank, "superiore alle nostre stime che arrivano a ipotizzare un utile di 550-750 mln euro, dato un costo del rischio di 70-50 punti base. Il target del piano corrisponderebbe a un ROTE del 10%, rispetto al 5-7% delle nostre stime". Inoltre, sempre secondo la stampa "Unipol starebbe valutando di partecipare all`aumento di capitale, anche se non e' chiaro se con l`apporto di cash o di Unipol Banca. Quest`ultima opzione - poco realistica - secondo noi dovrebbe pero' avvenire almeno previo spin off degli Npl di Unipol Banca", ha proseguito Equita.
Ancora altre fonti di stampa hanno sostenuto che "il piano B presentato da Passera prevederebbe un aumento di capitale sul mercato da 1-1,5 mld e 2,5 mld riservati a investitori istituzionali. La novita' sarebbe rappresentata dal capitale generato dal buyback sui subordinati. La stampa di oggi ha scritto pero' che nel corso della riunione pre-Cda tenuta ieri sarebbero emerse delle perplessita' sul piano Passera per la richiesta di far svolgere una due diligence ai fondi che Passera ha coinvolto. Il piano del management invece avrebbe il supporto", secondo la stampa, "di almeno due fondi (Soros e Paulson), disposti a investire 1 mld. La nostra valutazione di 0,34 euro per azione ipotizza un valore della good bank di 0,27 euro (0,6 volte il PTE) dato un utile 2019 di 582 mln (5,6% il ROTE), di 0,04 euro per la bad bank (0,3 volte il PTE) e 0,03 euro di valore attuale dei DTA (1 mld)", ha concluso Equita.