Economia
Mps, l'equilibrismo di Letta alla "prova UniCredit": tradirà i senesi o Draghi
Marina Natale (Amco): "Noi facilitatori di un derisking della transazione e del successo dell'aggregazione"
Anche su marchio e tutela del territorio, Letta rischia di essere costretto a rimangiarsi le promesse, visto che sul brand Orcel non è interessato a mantenere le insegne di un istituto legate a un recente storytelling di capitali bruciati, inchieste e di una progressiva erosione di ricavi e redditività. E per quanto riguarda il territorio, il banchiere di Piazza Gae Aulenti intende retrocedere la sede di Piazza del Campo a direzione regionale: allo stato attuale, il quartier generale di Mps rappresenta perlopiù una duplicazione di costi e dunque una voce da sforbiciare.
Così, mentre Piazza Affari scommette su un’accelerazione dell’operazione e un accordo post suppletive (anche grazie alle attese per una buona trimestrale, il titolo UniCredit è tornando ai massimi dal 2020 a 11,702 euro, con un guadagno di oltre il 3%) e pure il Financial Times si occupa dei ritardi del caso (stigmatizzando il solito malcostume italiano della politica che crea impasse su dossier urgenti), il giorno della verità per Letta si avvicina: si rimangerà le parole o pugnalerà Draghi, gettando la maschera?
@andreadeugeni