Economia
Mps, la soluzione del ko agli stress test. Rumors

Sull'aumento di Mps spunta l'ipotesi di intervento pubblico. Il Ceo Marco Morelli oggi in Bce
Marco Morelli vola oggi a Francoforte per confrontarsi con la presidente del Supervisory board della Bce Daniele Nouy sull'allungamento dei tempi della ricapitalizzazione di Montepaschi sul mercato o tramite la garanzia statale quasi certamente al 2017. Dopo la vittoria del no al referendum, JpMorgan, Mediobanca e gli altri sei istituti del consorzio di garanzia si sono presi qualche giorno di tempo per decidere sulla ricapitalizzazione fino a 5 miliardi.
Da qualche giorno, in vista della prevedibile instabilita' dei mercati per il referendum, il Tesoro ha allacciato un negoziato con Bruxelles per ottenere il via libera a un'eventuale ricapitalizzazione "precauzionale", cioe' alla possibilita' di dare una garanzia all'aumento. Questa tipologia di operazione, che era stata gia' tentata a luglio, e' l'unica forma di aiuto di Stato che non fa scattare il bail-in: e' disciplinata dalla direttiva Brrd sulla risoluzione delle banche. Per applicare l'articolo 32 della direttiva sul rafforzamento pubblico preliminare occorre che una banca sia bocciata agli stress test, come nel caso di Siena che a luglio scorso, nello scenario avverso, ha accusato un Cet1 negativo del 2,23%.
Sia la strada privata di mercato che quella pubblica, a questo punto, potrebbero avere tempi piu' lunghi e non concludersi entro fine anno. Per questo Morelli nel vertice con la Bce esporra' la nuova situazione e concordera' una nuova road map. Nella manovra di rafforzamento sarebbe previsto l'arrivo del fondo del Qatar (Qia) in veste di anchor investor.
Una lettera di pre-impegno dell'investitore arabo era attesa nel week end. Nella riunione di ieri in Mediobanca i rappresentanti di JpMorgan hanno riferito dei contatti in corso con Rothschild che conferano la disponibilita' del fondo sovrano a formalizzare l'investimento fino a un miliardo: si attende che i mercati si stabilizzino.