Mps,Morelli converte i subordinati in azioni."Continuità aziendale a rischio"
Mps,se la conversione non dovesse avere buon esito "verrebbe meno" l'impegno del consorzio di garanzia a garantire l'inoptato della parte di aumento di capitale
Marco Morelli cerca di limitare il rischio sull'aumento di capitale Mps. L'istituto senese ha appena comunicato al mercato che la banca proporrà ai portatori di obbligazioni perpetue e subordinate la conversione in nuove azioni nell'ambito dell'aumento di capitale da 5 miliardi. Vengono dunque escluse le obbligazioni senior. L'operazione di conversione interesserà 11 obbligazioni per un ammontare nominale di 4,28 miliardi di euro. Le 11 obbligazioni concorrono al Total Capital Ratio di Mps per circa 2 miliardi. La loro conversione in azioni, sempre nell'ambito del Total Capital Ratio, aumenterà la componente Cet1, il patrimonio di maggiore qualità, quello rilevante ai fini dello Srep della Bce.
La conversione è a premio rispetto alla attuali quotazioni dei titoli, per le 4 obbigazioni perpetue si prevede una valorizzazione pari all'85% del loro valore nominale, per le 7 obbligazioni subordinate, tra queste anche quella da 2 miliardi in mano a circa 40 mila risparmiatori retail con scadenza 2018, prevista una valorizzazione pari al 100% del loro valore nominale. Mps sta anche valutando la conversione del Fresh 2008 emesso al servizio dell'aumento di capitale da 1 mld del 2008 riservato a Jp Morgan. Mps prevede di lanciare l'offerta di conversione entro la fine di novembre e sottolinea l'importanza del successo dell'operazione in quanto propedeutica al buon esito complessivo della ricapitalizzazione.
Se la conversione non dovesse avere esito quantitativamente sufficiente "verrebbe meno" l'impegno del consorzio di garanzia a garantire l'inoptato della parte di aumento di capitale rivolta al mercato e la banca potrebbe non essere in grado di portare a termine la ricapitalizzazione "fino a compromettere la sussistenza dei presupposti per la continuità aziendale" dell'istituto stesso. In questo caso una eventuale mancanza dei requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce potrebbe far scattare procedure di risoluzione che comportano la possibile "conversione forzata" delle stesse obbligazioni in azioni Mps o la riduzione del loro valore nominale.
Molti osservatori ritengono che una buona percentuale di successo potrebbe essere un livello di adesioni in grado di portare al mulino del Cet1 circa 1,5 miliardi e dunque di ridurre 3,5 miliardi il bisogno di nuovo capitale che dovrebbe arrivare dall'anchor investor e dall'aumento riservato al mercato, da decidere se o senza diritto di opzione. Dunque l'operazione di conversione appare decisiva per quantificare il resto delle risorse necessarie a completare l'operazione.
Piazza Affari ha accolto male la mossa del Monte dei Paschi di Siena dove il titolo, già preda della volatilità, dopo essere stata sospeso piu' volte (fino a segnare anche un 'teorico' -11,40%), cede alle 12.15 il 7,29% a quota 0,2588 euro.