Economia

Nadef, Gualtieri: "Pil in caduta del 9%. Fisco? Riforma organica per il 2022"

Pil in picchiata, Gualtieri rassicura: "Il Paese sta reagendo". Riforma fiscale organica "in vigore dal 2022". Benedizione su Sia e Nexi

"La caduta del Pil è pesante, del 9% nella nostra previsione però, migliore di quelle degli istituti internazionali perchè è in corso un forte rimbalzo e questo ci dà la fiducia di un Paese che ha reagito", è con queste parole che il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ospite di RaiNews 24, parla della Nota di aggiornamento al Def che sarà varata stasera in Consiglio dei ministri.

"Noi vogliamo fare una riforma fiscale - conferma il ministro rispondendo a chi gli chiedeva conto dell'ipotesi di un nuovo sistema fiscale - c'è la possibilità e stiamo valutando di anticipare alcuni pezzi. Noi potremmo decidere di fare, anche per il 2021 - aggiunge Gualtieri - un nuovo modulo di riforma fiscale". Tuttavia "un'ampia riforma richiede tempo" ed entrerà "in vigore nel 2022", ha sottolineato. Gualtieri inoltre conferma il suo "personale apprezzamento al modello tedesco, ma - sostiene- non e' un aspetto principale, che ci sia una curva o delle 'scalette' lo decideremo al momento opportuno. L'importante e' rendere strutturale una riduzione del fisco attraverso meccanismi equi". 

Quano al tema spinoso della riscossione delle tasse Gualtieri parla di "normale ripresa graduale delle attività di riscossione", ricordando come i pagamenti richiesti riguardano "debiti precedenti al coronavirus". "Abbiamo rinviato molte tasse, siamo stati fra i governi che più hanno dilazionato i pagamenti, abbiamo anche sospeso per parecchi mesi tutte le cartelle, ed ora abbiamo detto all'Agenzia delle Entrate che bisogna ripartire con gradualità" spiega. 

Il titolare dell'Economia poi esprime "grande apprezzamento" per la fusione fra Sia e Nexi che "mette in campo un grande campione dei pagamenti digitale italiano". Una operazione che interessa da vicino il governo perchè si inserisce nel "progetto di innovazione e modernizzazione del paese". In una nota, peraltro, lo stesso Gualtieri aveva ricordato come in questa fusione "sotto la regia di Cdp come azionista stabile, si uniscono due realtà italiane con attività altamente complementari e già all'avanguardia nel campo dei pagamenti digitali". "Il gruppo che nasce è il primo in Europa per numero di esercenti serviti e di carte gestite, con circa 15 miliardi di euro di capitalizzazione e la presenza in quattro continenti, e potrà svolgere - conclude la nota - un ruolo da protagonista in un settore di attività importanza strategica e nei suoi futuri sviluppi''.